Secondo quanto riportato da Bloomberg il 17 maggio, a causa del recente inasprimento della situazione delle criptovalute in Cina, il produttore di chip ASIC Bitmain potrebbe cercare una nuova fonte di entrate nell'intelligenza artificiale (IA).

Le regolamentazioni cinesi sulle criptovalute comprendono un divieto sulle Inital Coin Offering entrato in vigore nell'autunno del 2017, quello sui "servizi di exchange" di gennaio e quello di febbraio sugli exchange di criptovalute stranieri.

Bitmain realizza hardware su misura per il mining di una varietà di criptovalute, tra cui Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e l'altcoin Monero, anche se in seguito alla release dell'Antminer di Monero, la criptovaluta è stata aggiornata per preservare la sua caratteristica di resistenza agli ASIC.

In una delle sue frequenti interviste rilasciate a Bloomberg, il CEO di Bitmain Jihan Wu ha dichiarato che dato che "l'intelligenza artificiale richiede una grossa quantità di calcoli", è l'alternativa naturale per il produttore di ASIC:

"Essendo una compagnia cinese, dobbiamo essere preparati."

Il chip Sophon BM1680 di Bitmain, commercializzato ad ottobre, è una soluzione per velocizzare il machine learning più economica rispetto a quelle di Nvidia e AMD, anche se meno potente.

Wu crede che nei prossimi 5 anni i chip per l'IA potrebbero costituire il 40% delle entrate di Bitmain.

Verso fine febbraio, un'analisi ha rilevato che Bitmain, pur essendo stata fondata solo quattro anni fa, nell'ultimo anno ha registrato trai 3 e i 4 mld di dollari di profitti, superando Nvidia, costituita ben 23 anni prima.