Mercoledì, 6 marzo — dopo l'impennata di questa mattina, la maggior parte delle criptovalute della top 20 si sono stabilizzate, registrando guadagni che in alcuni casi superano il 5%. Il Bitcoin (BTC) è di nuovo vicino ai 3.900$, come mostrano i dati di Coin360.

Market visualization from Coin360

Grafico fornito da Coin360

Al momento della stesura di questo articolo, il Bitcoin è in rialzo di quasi l'1% rispetto alla giornata di ieri, con un valore di 3.903$. Dando un'occhiata al suo grafico settimanale, notiamo una crescita dell'1% rispetto ai 3.858$ di mercoledì scorso.

Bitcoin 7-day price chart

Grafico settimanale del valore del Bitcoin. Fonte: CoinMarketCap

Un nuovo report di Diar ha rivelato che i profitti generati grazie al mining di Bitcoin sono nuovamente in aumento, dopo aver raggiunto il livello più basso degli ultimi 18 mesi.

Ethereum (ETH) rimane l'altcoin a più alta capitalizzazione di mercato, che si aggira sui 14,6 miliardi di dollari, staccando Ripple (XRP) di quasi un miliardo e mezzo.

ETH è in rialzo di quasi il 3% rispetto alla giornata di ieri. Al momento della stesura di questo articolo, il suo valore si aggira sui 139$, in linea con quello registrato all'inizio del suo grafico settimanale.

Ethereum 7-day price chart

Grafico settimanale del valore di Ethereum. Fonte: CoinMarketCap

Come segnalato di recente, il CEO del client di Ethereum Parity Jutta Steiner, ha dichiarato che la nuova controversa funzione "Create2" dell'altcoin avrebbe impedito il congelamento della libreria multisig di Parity.

Ripple, la seconda altcoin del mercato, ha guadagnato l'1,3%, finendo a quota 0,318$. A livello settimanale, la criptovaluta ha guadagnato meno dell'1%.

Ripple 7-day price chart

Grafico settimanale del valore di Ripple. Fonte:  CoinMarketCap

Tra le criptovalute della top 20 segnaliamo i guadagni di Litecoin (LTC) e Binance Coin (BNB), in rialzo rispettivamente del 5,05% e 4,7%.

La capitalizzazione complessiva del mercato, che quest'anno ha toccato il minimo di 125 miliardi di dollari, sfiora i 133 miliardi.

Lieve calo dei mercati tradizionali, con l'indice S&P 500 in ribasso dello 0,44% e il Nasdaq in perdita dello 0,59%.

Al contrario, il CBOE Volatility Index (VIX) segna un ottimo +6,51%.

Secondo quanto riportato in mattinata dalla CNBC, la stagnazione dei mercati azionari sarebbe dovuta al fatto che gli investitori stanno aspettando delle informazioni su un potenziale accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.

I future e gli indici petroliferi sono in rosso, con il WTI Crude, il Brent Crude e il Mars US in calo rispettivamente dell'1,63%, 0,68% e 0,21%. Male anche l'Opec Basket (-0,7%) e il Canadian Crude Index (-1,76%), secondo i dati di OilPrices.