Cos’è un hard cap?

L’hard cap è un parametro che i siti web di analitica crypto e la comunità del progetto osservano attentamente.

Un hard cap è un limite stabilito dal codice di una blockchain sull’offerta massima assoluta di una criptovaluta. Un hard cap impedisce qualsiasi ulteriore produzione o circolazione di unità della criptovaluta. In genere, si ritiene che abbia un effetto positivo in quanto promuove la scarsità, che a sua volta aumenta il valore di ciascun token. Per esempio, l’hard cap della prima criptovaluta al mondo, Bitcoin (BTC), è stato fissato a 21 milioni dal suo creatore pseudonimo, Satoshi Nakamoto.

La scarsità assoluta si riferisce all’offerta limitata e fissa di una merce. Quando la domanda per un oggetto aumenta, non c’è una reazione di offerta aggiuntiva per soddisfare l’incremento. Di conseguenza, l’offerta è interamente anelastica. A prescindere dall’aumento della domanda, non sarà possibile produrre di più. Il prezzo è l’unico output che può variare. Questo vale per BTC. Il tasso di emissione di Bitcoin e l’offerta limitata rimangono costanti a prescindere da quanta elettricità viene dedicata al mining. Per aggirare questo limite, una criptovaluta deve modificare le sue specifiche di base, reinventandosi.

Tuttavia, l’oro è solo scarso dal punto di vista dell’energia richiesta per estrarlo. Se distribuissimo badili a tutti e li esortassimo a iniziare a scavare, il mercato verrebbe inondato da un'enorme quantità d'oro, riducendone il prezzo.

Il parametro dell’hard cap viene anche usato per analizzare una initial coin offering (ICO). Prima di considerare un acquisto, investitori e utenti devono considerare vari aspetti per valutare un progetto o protocollo. Hard cap e soft cap di una ICO sono i parametri più conosciuti tra tali elementi. Un soft cap è l’importo minimo che gli sviluppatori devono raccogliere per lanciare il proprio prodotto, mentre l’hard cap è l’importo totale che un team spera di ottenere tramite la ICO.

L’hard cap si riferisce al numero massimo di token venduti durante una ICO, e il soft cap indica la somma minima che un progetto deve raccogliere per iniziare lo sviluppo. Di conseguenza, l’hard cap è solitamente molto più alto del soft cap, essendo più un obiettivo di raccolta fondi che un target minimo realistico.

Perché le criptovalute hanno un hard cap?

Un hard cap adeguato è essenziale per due ragioni importanti, la scarsità del token e la tabella di marcia del progetto ad esso collegato.

Il primo motivo è la scarsità del token del progetto. La prima criptovaluta al mondo, Bitcoin, ha valore in quanto presenta un’offerta limitata; solo 21 milioni di Bitcoin potranno mai essere prodotti. Qualsiasi progetto che intende imporre un hard cap deve seguire gli stessi principi di offerta e domanda. Inoltre, l’integrità e il valore del progetto sottostante saranno protette. I dirigenti e i membri del team devono trovare il giusto equilibrio per questa cifra. Il valore dei token cala all’aumentare del numero di token, e viceversa.

Il secondo motivo è che un hard cap è strettamente legato alla tabella di marcia del progetto sottostante. Il team dovrebbe specificare come utilizzerà i fondi raccolti, considerando che in passato alcune iniziative hanno raccolto più denaro del previsto non avendo fissato un limite massimo.

Bitcoin ha un hard cap?

Il creatore anonimo di BTC ha fissato l’hard cap di Bitcoin a 21 milioni, quindi l’offerta di BTC è limitata.

Satoshi Nakamoto ha stabilito un hard cap per il numero di BTC che potranno mai esistere. Il numero totale di BTC non supererà mai i 21 milioni. L’hard cap è un limite scritto nel codice sorgente di Bitcoin e applicato dai nodi del network.

L’hard cap di Bitcoin è fondamentale per la sua proposta di valore come valuta e strumento di investimento. Bitcoin, come l’oro e i beni immobili, è una riserva di valore di successo perché la sua quantità è difficile da aumentare. Ogni quattro anni, attraverso l’halving, produrre Bitcoin diventa sempre più complesso ed eventualmente diventerà impossibile.

L’hard cap di Bitcoin può essere modificato?

Cambiando le regole del network di Bitcoin, il suo hard cap può essere modificato.

Alcuni scettici di Bitcoin sostengono che, essendo BTC solo software, le regole del suo network possono essere modificate facilmente. Secondo questi critici, man mano che il block subsidy (i nuovi Bitcoin creati in ciascun blocco) diminuisce ogni quattro anni, i miner vorranno proteggere la propria fonte di reddito aumentando il limite dell’offerta oltre 21 milioni di BTC.

In apparenza, i miner sarebbero incentivati a modificare il limite dell’offerta per poter generare altri nuovi Bitcoin. Questo cambiamento, però, non si verificherà per una varietà di ragioni, come spiegato nella sezione successiva.

Perché l’hard cap di Bitcoin non cambierà?

L’hard cap di Bitcoin è protetto da modifiche dalla sua struttura di incentivi e dal suo meccanismo di governance. Le entità che governano l’insieme di regole di Bitcoin hanno incentivi significativi per opporsi a un cambiamento dell’hard cap per via dell’architettura del network, mentre coloro che desiderano modificarlo non hanno potere sul network.

Incentivi

Gli individui con l’incentivo maggiore a modificare l’hard cap di Bitcoin sono i miner. Cambiare l’hard cap di Bitcoin potrebbe incrementare i guadagni dei miner per un breve periodo di tempo. Tuttavia, farlo negherebbe uno dei principali motivi per investire in Bitcoin: la sua scarsità.

L’attrattiva di BTC per molti investitori è la sua offerta limitata e prevedibile. Pertanto, ai miner non conviene rimuovere il fattore fondamentale della proposta di valore di Bitcoin. Anche se la modifica aumenterebbe le entrate dei miner in termini di BTC, porterebbe a un crollo del prezzo catastrofico e permanente, risultando in una perdita netta in termini di valute fiat per i miner.

I miner sono più interessati ai guadagni denominati in fiat rispetto a quelli denominati in Bitcoin, dato che praticamente tutti i loro costi (stipendi, attrezzature ed elettricità) vengono pagati in fiat. Quindi, se il prezzo di Bitcoin crollasse, i miner perderebbero soldi.

Governance di Bitcoin

La possibilità di cambiare l’hard cap di Bitcoin deriva da due fraintendimenti relativi a BTC come network distribuito e basato sul consenso. Innanzitutto, ci sono dozzine se non centinaia di versioni differenti del codice sorgente di Bitcoin. Per esempio, ogni nodo nel network di Bitcoin esegue un software che respinge qualsiasi blocco improprio.

Anche se molti nodi eseguono la versione più recente di Bitcoin Core, alcuni stanno ancora usando versioni e implementazioni più vecchie. Di conseguenza, anche se cambiare il codice sorgente di Bitcoin Core è semplice, convincere decine di migliaia di nodi a implementare tali modifiche è di gran lunga più difficile.

Inoltre, i miner non hanno alcun controllo sulle regole del network. I miner si occupano di creare nuovi blocchi e convalidare le transazioni. Quando i miner inviano un nuovo blocco al network, decine di migliaia di nodi lo verificano in modo indipendente, controllando che generi la quantità adeguata di nuovi BTC, abbia una proof-of-work legittima e contenga transazioni valide. Tutti i blocchi che non soddisfano questi criteri verranno respinti dai nodi, quindi i miner non hanno controllo sull’insieme di regole di Bitcoin.

Quando il 95% dei miner ha concordato di aumentare il limite di dimensione dei blocchi nel 2017 nel tentativo di migliorare la scalabilità di Bitcoin, questa teoria è stata confermata dalla realtà. I nodi e gli utenti si sono opposti al cambiamento e hanno costretto i miner a passare a un metodo di scalabilità diverso.

Come potrebbe essere modificato l’hard cap di Bitcoin?

Nonostante i disincentivi menzionati sopra, un cambiamento dell’hard cap è potenzialmente realizzabile. Per esempio, diverse entità dovrebbero collaborare per modificare il limite dell’offerta di Bitcoin.

Gli sviluppatori dovrebbero prima suggerire la modifica, quindi scrivere il codice e implementarlo. Avrebbe inizio un dibattito nella comunità, quasi sicuramente controverso. Gli sviluppatori dovrebbero accettare queste modifiche prima che vengano incorporate in Bitcoin Core.

In seguito, la comunità dovrebbe accordarsi su un percorso di attivazione per assicurarsi che il network nel suo complesso passi al nuovo insieme di regole. Cambiare il limite dell’offerta richiederebbe un hard fork, obbligando tutti i nodi sul network ad accettare la modifica o abbandonarlo.

Sia i miner che i nodi possono esprimere il proprio supporto per il cambiamento nell’ambito del percorso di attivazione, e se la maggioranza del network ha segnalato il suo supporto la modifica può essere attivata. Respingendola, nodi e miner produrrebbero un fork di minoranza, mantenendo il network di Bitcoin originale. In tal caso, i due network si troverebbero a competere per quota di mercato e hash rate.