Quali aspetti economici posso influenzare un processo decisionale decentralizzato?

Gli aspetti economici interessati sono perlopiù i seguenti:

  • Effetti della rete
  • Partecipazione
  • Distribuzione delle ricompense/li>

Esaminiamo più nel dettaglio ognuno di essi.

Effetti della rete

Poiché la qualità di un sistema decentralizzato è direttamente proporzionale al numero di partecipanti, il processo decisionale del fondo speculativo viene aperto a quante più persone possibili.Il modello economico alla base di tale sistema deve essere inoltre progettato in modo tale che i membri considerino gli altri partecipanti dei preziosi alleati, non pericolosi avversari. In caso contrario, questi si impegnerebbero a impedire l’accesso ai nuovi arrivati e a far espellere gli utenti già presenti: una situazione poco favorevole per gli investitori e, di conseguenza, per l’intero fondo.

Partecipazione

In una rete, due membri distinti non possiedono mai il medesimo valore: ognuno di essi contribuisce in maniera differente, ed è così che andrebbero valutati.In sistemi come questo, una delle idee più popolari è l’utilizzo di un sistema di reputazione. Ogni partecipante alla rete gode infatti di una certa reputazione, ed i singoli voti vengono valutati in base ad essa. La scommessa di un membro con una reputazione elevata avrà quindi più peso rispetto a quella di un utente con una reputazione molto bassa. Il valore del voto di una persone con reputazione minima è invece pari a zero.Un’altra idea molto popolare è permettere ad ogni partecipante di scommettere non solo utilizzando il proprio voto, ma anche parte dei potenziali guadagni. Se una scommessa dovesse generare un risultato positivo, colui che l’ha piazzata riceverebbe una ricompensa; in caso di risultato negativo, la quota impegnata verrebbe invece distrutta.I voti accompagnati dalle quote più alte hanno sempre peso maggiore rispetto agli altri, perché significa che il partecipante in questione crede davvero nel proprio investimento e non ha semplicemente tirato ad indovinare.

Ricompense

Così come due membri non sono mai identici, non lo sono nemmeno le ricompense. Queste vanno distribuite in funzione della reputazione del partecipante, della quota investita o dei profitti generati dalla propria scommessa.

Sembra un processo abbastanza semplice. Ma lo è davvero?

Si, il principio alla base è davvero tutto qui.

Ma più si scava a fondo e più la questione diventa complessa. Proprio come il successo dei fondi speculativi tradizionali si basa su intuizioni straordinarie, anche i protocolli decentralizzati puntano a opportunità di mercato eccezionali e difficili da replicare.

Nonostante quindi i protocolli decentralizzati siano molto più complessi di quanto spiegato sino ad ora, ai fini di questo articolo di approfondimento non indagheremo oltre sulla questione.

Aspetti non solo tecnologici, ma anche economici influenzano fortemente questo genere di protocolli.

Come funziona un processo decisionale decentralizzato?

Il principio di decentralizzazione ha influenzato anche la gestione dei fondi speculativi.

Le Blockchain ci hanno insegnato che, con i giusti incentivi volti a promuovere il corretto comportamento da assumere all’interno della rete, è possibile realizzare un sistema o un protocollo capace di coordinare un gran numero di sconosciuti. Un’organizzazione non verrebbe più limitata quindi dal numero ristretto di professionisti che può permettersi di assumere.

Un ottimo esempio di progettazione di un protocollo del genere è proprio il processo decisionale decentralizzato. In sintesi, funziona in questo modo:

Mohit Mamoria

Il processo inizia fin da subito con centinaia, se non addirittura migliaia di persone che esprimono il proprio voto basandosi su una ricerca personale del mercato. Queste scommesse finanziarie vengono condotte in borsa in un arco di tempo limitato, al termine del quale vengono valutate in base ai profitti generati. I partecipanti ricevono infine una ricompensa proporzionale al rendimento delle proprie scommesse.

Esiste più di un processo decisionale?

Si, due per l’esattezza. Convenzionale e decentralizzato.

Tradizionalmente in un fondo speculativo le decisioni vengono prese in questo modo: si assumono delle persone in gamba, le si chiude in una stanza e si chiede loro di scommettere o meno su certi mercati.

In seguito, in base alle decisioni adottate, il valore del fondo può aumentare o diminuire. Gli incentivi per gli individui che prendono tali decisioni (o, come sono stati denominati in precedenza, gestori dei fondi) sono sempre direttamente proporzionali al rendimento del fondo.

Un gestore capace di prendere costantemente buone decisioni genererà quindi maggiori profitti di chi invece si lancia con una certa regolarità in cattive scommesse. Solitamente un fondo speculativo, e di conseguenza il denaro degli investitori, viene gestito da un gruppo di circa 200-250 persone.

La qualità di un fondo è pertanto direttamente proporzionale all’abilità dei professionisti assunti per gestirlo. Ma duecento persone sono davvero abbastanza? Non è possibile applicare lo stesso principio su larga scala? Il processo decisionale decentralizzato prova a dare una risposta a queste domande.

Tutti i fondi speculativi sono uguali?

Generalmente, il successo di un fondo speculativo si basa sulle intuizioni dei gestori dei fondi riguardo al mercato.

Un fondo speculativo permette di generare ingenti profitti sfruttando particolari opportunità irripetibili offerte dal mercato. È questo che spinge gli investitori ad affidare il proprio denaro all’abilità e all’esperienza dei gestori dei fondi.

Quel che distingue un fondo speculativo da un altro non è tuttavia soltanto l’intuizione alla base, ma anche il processo decisionale al suo interno.

Andiamo con ordine: cos'è un fondo speculativo?

Si tratta di un mezzo d'investimento

Tralasciando la definizione legale, è possibile immaginare un fondo speculativo come un insieme di beni di varie proporzioni, amministrato da individui denominati gestori dei fondi. Nel mercato azionario, un fondo speculativo gestisce vari titoli per diverse compagnie al fine di creare un patrimonio comune.

Poiché il fondo risulta estremamente diversificato e la quota di nessun bene domina sulle altre, i rischi si abbassano.