Recentemente, si è diffusa nell'industria blockchain una rinnovata attenzione verso le collezioni di NFT. Queste non sono tuttavia basate su uno dei tanti network Layer-1 presenti sul mercato, bensì sulla blockchain più sicura, decentralizzata e longeva: Bitcoin.
Grazie a due importanti aggiornamenti del protocollo Bitcoin – ovvero Segregated Witness (SegWit) nel 2017 e Taproot nel 2021 – tramite gli Ordinals è oggi possibile creare facilmente artefatti digitali nativamente sulla blockchain Bitcoin.
Cos'è un Bitcoin Ordinal?
Gli Bitcoin Ordinals sono un modo per creare NFT nativi su Bitcoin collegando informazioni digitali, come immagini e video, a singoli satoshi sulla blockchain. Qual è quindi la differenza con i normali token non fungibili (NFT)? Mentre gli NFT su Ethereum archiviano sulla blockchain solo alcune informazioni, gli Ordinals sono completamente on-chain: tutti i dati vengono archiviati sul network.
Cos'è un'iscrizione ordinale?
Il protocollo degli Ordinals assegna un numero unico (iscrizione ordinale) ad ogni satoshi sulla blockchain di Bitcoin (100M di satoshi costituiscono 1BTC): questo dà agli Ordinals un'iscrizione di metadati identificabili, che può fornire un contesto aggiunto o un record come output. Tali metadati possono includere contenuti arbitrari come immagini, video e altre informazioni digitali.
Come siamo arrivati a questo punto?
Ad oggi vi sono oltre 10 milioni di iscrizioni sulla rete Bitcoin. Grazie alla combinazione di due aggiornamenti al protocollo – Segregated Witness (SegWit) e Taproot – siamo riusciti ad ottenere un’esperienza ottimizzata per la creazione di artefatti digitali.
- SegWit ha separato i dati di transazione e di “witness” (firma), permettendo di memorizzare dati arbitrari all'interno della sezione di witness;
- Taproot ha invece migliorato la privacy, la scalabilità e la sicurezza di Bitcoin. Ciò ha creato un sistema più semplice per memorizzare dati di witness arbitrari, allentando le limitazioni dei dati sulle transazioni Bitcoin e permettendo a più parti di collaborare a una singola transazione.
Pro e contro degli Ordinals
Gli Ordinals offrono diversi vantaggi chiave:
- sono completamente nativi di Bitcoin, garantendo un alto grado di immutabilità;
- non richiedono strati aggiuntivi o esterni, evitando complessità aggiuntive;
- non è necessario apportare modifiche al protocollo Bitcoin e sono retrocompatibili con l'intera rete.
Il principale svantaggio è che si basano sulla memorizzazione di dati arbitrari all'interno delle transazioni Bitcoin: questo potrebbe limitare il loro uso pratico e renderli meno flessibili rispetto ad altre forme di NFT.
Ordinals vs. NFT tradizionali
La principale differenza fra Ordinals e NFT tradizionali è semplice: gli Ordinals non esistono su uno strato separato da Bitcoin, ma sono asset nativi della blockchain i cui metadati vengono memorizzati all'interno delle transazioni.
Gli Ordinals possono essere scambiati e raccolti come gli NFT tradizionali. Ma il funzionamento degli Ordinals non si basa su smart contract, il che li rende più semplici e diretti da creare e gestire. Al tempo stesso, proprio perché gli Ordinals non si basano su smart contracts, tendono ad avere meno flessibilità e potrebbero dunque non essere adatti per tutti gli usi.
Il futuro degli Ordinals
Il futuro degli Ordinals è ancora in evoluzione, con sviluppi ed ulteriori casi d'uso che continuano ad emergere. Senz’altro, grazie alla blockchain di Bitcoin, gli Ordinals hanno il potenziale per fornire contenuti veramente resistenti alla censura. Alcune possibili direzioni per la tecnologia includono l'ampliamento dei tipi di media che possono essere incorporati nelle transazioni, il miglioramento del loro uso pratico, nonché l’esplorazione di nuovi modi per raccoglierli, visualizzarli e scambiarli.
L’opinione dell’industria
In un recente articolo, la società di asset management Grayscale Investments ha evidenziato l'importanza degli Ordinals: "Gli NFT Ordinals potrebbero essere un'alternativa interessante per coloro che sono alla ricerca di un asset digitale scarso e facilmente utilizzabile, basato sulla blockchain più affermata."
Francesco Bisardi possiede una laurea in Amministrazione Aziendale, un MIB, un MBA e attualmente è un candidato al DBA. È anche membro di Delta Mu Delta, un internazionale società onoraria dedicata agli studi di business. Francesco è attualmente responsabile del Marketing Tecnico presso BitGo; prima di BitGo ha lavorato per Layer1 e progetti DeFi. Con un'esperienza di dieci anni nel settore delle startup e dell'innovazione, ha lavorato per TechCrunch, Startup Grind e diverse international innovation firm / programmi di accelerazione.
Francesco ha iniziato a programmare all'età di 9 anni. Oltre alla tecnologia, ha un passato da campione nazionale di powerlifting. Vive a San Francisco dal 2018.
Emiliano Palermo ha iniziato la sua carriera nell’industria blockchain nel 2014, co-fondando e ricoprendo il ruolo di vicepresidente in Blockchain Education Network Italia (BlockchainEdu), organizzazione che ha come scopo l'educazione e la ricerca a livello nazionale sul tema blockchain. Ha lavorato come Operations Manager e Project Manager presso diverse aziende ed organizzazioni a Roma e Boston, è stato speaker in diverse conferenze e nelle università italiane, e ha co-organizzato e tenuto lezione in master universitari.
Attualmente ricopre il ruolo di Advisor per Idle DAO, un protocollo nell’industria della finanza decentralizzata che ha come scopo l’ottimizzazione dei rendimenti la gestione del rischio grazie alle strategie che offre attraverso i suoi prodotti.