Il gruppo di tutela dei consumatori Truth in Advertising (TINA.org), ha denunciato 19 celebrità per aver promosso token non fungibili (NFT), senza rivelare il loro legame con i progetti. 

L'organizzazione no-profit per la difesa dei consumatori ha dichiarato sul proprio sito web di aver indagato sulle "celebrità che promuovono i token non fungibili (NFT) sui propri canali social media", scoprendo che "si tratta di un settore pieno di inganni".

Tra le star figurano i campioni dello sport Floyd Mayweather e Tom Brady, le icone della musica Eminem e Snoop Dog e diverse attrici, tra cui Gwyneth Paltrow, a cui sono state inviate lettere in cui si chiedeva di rivelare immediatamente qualsiasi legame materiale con le aziende o i marchi di NFT che avevano promosso: 

"Il promotore spesso non rivela il legame materiale con la società NFT sponsorizzata".

Gli NFT sono certificati digitali memorizzati sulla blockchain che attestano la proprietà di un bene digitale o fisico, solitamente un'opera d'arte, e molti progetti di alto profilo spesso attirano il sostegno e la promozione di celebrità. 

Sebbene non sia stata comminata alcuna sanzione legale, l'8 agosto TINA.org ha inviato una lettera alle celebrità coinvolte, illustrando le loro rimostranze e avvisandole dell'effetto potenzialmente dannoso che lo shilling degli NFT può avere sul pubblico.

Una delle principali preoccupazioni espresse nelle lettere è che i possibili rischi finanziari associati all'investimento in questi asset digitali speculativi non vengono resi noti.

In precedenza, il 10 giugno, TINA.org aveva inviato lettere ai team legali di Justin Bieber e Reese Witherspoon, per aver promosso NFT sui loro account social senza rivelare il legame con i progetti. Il team legale di Bieber ha risposto il 1° luglio, negando qualsiasi illecito ma affermando che i post sarebbero stati aggiornati. Mentre il team legale di Witherspoon ha contattato TINA.org il 20 luglio, affermando che l'attrice non riceve alcun beneficio materiale dalla promozione degli NFT.

Lo shilling potrebbe violare le linee guida della FTC

In un post sul proprio sito web, TINA.org ha scritto che le celebrità citate potrebbero violare le norme della Federal Trade Commission (FTC) relative all'Use of Endorsements and Testimonials in Advertisinge e ai requisiti per gli influencer.

Il gruppo di sostenitori rimanda al sito web della FTC, che sottolinea come gli influencer debbano rivelare qualsiasi legame materiale con i marchi che sponsorizzano, e rendere le informazioni chiare, inequivocabili, evidenti e all'interno dell'endorsement.

Finora non sono stati resi noti casi di celebrità che abbiano dovuto affrontare sanzioni legali per aver sponsorizzato NFT o criptovalute.

Tuttavia, sono in corso diverse class action, la più famosa delle quali contro Elon Musk per aver appoggiato Dogecoin e Mark Cuban per aver promosso i prodotti cripto Voyager.

Altre celebrità, come Matt Damon, hanno fatto scalpore per la partecipazione ad uno spot pubblicitario che promuoveva prodotti cripto, l'attore è stato deriso e ridicolizzato senza sosta per il suo coinvolgimento. 

Non ascoltate le celebrità: SEC

Nel 2017, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, in un post sul suo sito web, ha messo in guardia gli investitori dalle initial coin offerings sostenute da celebrità.

"Gli investitori dovrebbero ricordare che gli endorsement delle celebrità possono sembrare imparziali, ma invece il loro sostegno è solitamente parte di una promozione a pagamento". "Le celebrità che sostengono un investimento spesso non hanno competenze sufficienti per garantire che l'investimento sia appropriato e conforme alle leggi federali sulle securities".

Secondo la SEC, le celebrità e gli influencer che utilizzano i social media per incoraggiare i loro follower ad acquistare azioni o altri strumenti di investimento potrebbero essere considerati illegali se non rivelano la natura, la fonte e l'importo di qualsiasi compenso pagato, direttamente o indirettamente.