Sembra che i giganti bancari globali siano sempre più coinvolti nelle società crypto e blockchain emergenti, attraverso finanziamenti sia nelle fasi iniziali che avanzate dei progetti.

Stando a una ricerca di Blockdata, società di market intelligence specializzata nel settore blockchain, 55 tra le 100 più grandi banche per asset under management (AUM) hanno una qualche forma di esposizione alla nuova tecnologia. Questo coinvolgimento vede investimenti diretti e indiretti in società di tecnologia a registro distribuito o crypto dalle stesse banche o da loro controllate.

La ricerca di Blockdata posiziona Barclays, Citigroup e Goldman Sachs tra i sostenitori più attivi delle società crypto e blockchain, con JPMorgan e BNP Paribas identificati come investitori seriali nel settore emergente.

Questi investimenti fanno parte di un più ampio trend di finanziamenti significativi per startup blockchain. Stando a un report di KPMG, la cifra totale per il 2021 ha già raddoppiato i fondi raccolti in tutto il 2020.

Inoltre, la ricerca identifica la custodia come un punto focale per le banche che entrano nel settore crypto. Infatti, quasi un quarto delle banche nella top 100 per AUM stanno sviluppando soluzioni di custodia crypto o supportano startup che offrono servizi di custodia per asset digitali.

Come segnalato in precedenza da Cointelegraph, diverse banche negli Stati Uniti, in Asia e in Europa stanno creando piattaforme di custodia crypto nell’ambito della loro incursione preliminare nelle criptovalute.

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Blockdata ha attribuito il crescente coinvolgimento delle banche nel settore crypto e blockchain a tre fattori centrali: i profitti alle stelle delle startup crypto, i progressi normativi e la crescente domanda tra i clienti per l’esposizione agli asset digitali.

A maggio, il presidente di NYDIG, Yan Zhao, ha dichiarato che le enormi entrate di giganti del crypto trading come Coinbase stavano spingendo le banche a riconsiderare la diffidenza iniziale nei confronti degli investimenti in criptovalute.

Questo forte potenziale di guadagno diventa particolarmente significativo considerando che queste grandi compagnie crypto hanno tea molto più piccoli.

A 58,08 miliardi di dollari al momento della stesura, la valutazione di Coinbase è quasi metà di quella di Goldman Sachs, la 13a banca più grande del mondo, sebbene il personale dell’exchange di criptovalute corrisponda solo al 4% circa di quest’ultima.