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Andrew CalderaroAndrew Calderaro

Alexander Vinnik, criminale che ha riciclato miliardi di dollari tramite BTC, arriva in un ospedale in Francia

Il cittadino russo Alexander Vinnik, arrestato nel 2017 per aver riciclato 4 miliardi di dollari tramite Bitcoin, è stato estradato con successo in Francia

Alexander Vinnik, criminale che ha riciclato miliardi di dollari tramite BTC, arriva in un ospedale in Francia
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Secondo quanto scritto su Facebook dall'avvocato Zoe Konstantopoulou, il criminale Alexander Vinnik è stato estradato con successo in Francia.

Il cittadino russo Alexander Vinnik è stato arrestato nel luglio del 2017 per aver riciclato, nel corso dei sei anni a capo di BTC-e, un tempo uno degli exchange di criptovalute più importanti al mondo, oltre 4 miliardi di dollari tramite Bitcoin. 

Nuovi aggiornamenti sui social

In particolare, su Facebook la donna ha scritto:

"Alexander si trova all'ospedale Hôtel-Dieu di Parigi, come mi è stato riferito dai miei colleghi francesi. Le autorità greche invece si nascondono e fanno finta di non saperne nulla. Non le è ancora stato concesso di vederlo e cercheranno di interrogarlo questa sera, sfinito e senza alcuna comunicazione o informazione! Ho già inviato una richiesta per posticipare l'udienza a domani."

Come recentemente riportato da Cointelegraph, in data 23 gennaio la Grecia ha accettato di estradare Vinnik in Francia, contrariamente ai desideri di Vinnik e dei membri del governo russo.

Questo annuncio è stato tuttavia seguito da parecchie incertezze: il portale d'informazione russo RIA Novosti ha infatti riportato che Vinnik è stato improvvisamente allontanato dall'ospedale che lo ospitava in Grecia, e per un certo periodo nemmeno i suoi avvocati hanno saputo dove si trovava l'uomo.

Le sue condizioni di salute peggiorano

Relativamente allo stato di salute del suo cliente, Konstantopoulou ha scritto su Facebook:

"Il governo ha provato in ogni modo a spaventarlo, a terrorizzarlo, in un momento di grande agonia mentre la sua salute peggiorava. [...] Un uomo imprigionato per 30 mesi senza alcuna accusa, che combatte ai limiti dell'esistenza che le uniche armi a sua disposizione, il suo corpo e la sua vita. Sta affrontando anche una dura guerra psicologica."