A novembre 2023, il Regno Unito ospiterà il primo vertice internazionale sulla sicurezza in materia di intelligenza artificiale (AI). L'evento mira a stabilire la presenza del Regno Unito come mediatore tra Stati Uniti, Cina e Unione Europea nel settore strategico della tecnologia post-Brexit.
Il vertice previsto per l'1-2 novembre porrà l'accento sulla potenziale minaccia esistenziale rappresentata dall'IA, una preoccupazione condivisa da numerosi legislatori. Il primo ministro britannico Rishi Sunak, che vede il Regno Unito come un polo nevralgico per la sicurezza dell'IA, ha anche espresso il timore che quest'ultima venga sfruttata da criminali e terroristi per lo sviluppo di armi di distruzione di massa.
Sunak ospiterà circa 100 partecipanti a Bletchley Park. Tra gli ospiti illustri vi saranno il Vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e il CEO di Google DeepMind Demis Hassabis, che si uniranno a un gruppo di legislatori, visionari dell'IA e studiosi.
L'obiettivo del vertice è quello di avviare una conversazione globale sulla regolamentazione dell'IA, dal momento che l'ordine del giorno reso noto dal governo britannico per l'evento di questa settimana prevede discussioni sul progresso imprevedibile della tecnologia e sul rischio di perdita di controllo da parte dell'uomo su di essa.
In precedenza, un gruppo di influenti parlamentari del Regno Unito aveva raccomandato al governo di collaborare con gli alleati democratici per affrontare il potenziale uso improprio dell'IA, sottolineando l'obiettivo di Londra di svolgere un ruolo chiave nel progresso della tecnologia emergente.
Nelle settimane successive all'annuncio del summit da parte di Sunak, Google ha pubblicato un'analisi secondo cui ulteriori investimenti nell'IA avrebbero fornito una spinta di 400 miliardi di sterline (488 miliardi di dollari) all'economia britannica entro il 2030, mentre OpenAI ha annunciato che avrebbe aperto a Londra il suo primo ufficio al di fuori degli Stati Uniti.
Ad agosto 2023, Cointelegraph ha riportato come Sunak sia intenzionata a spendere 100 milioni di sterline (130 milioni di dollari) per acquistare migliaia di chip elettronici destinati a potenziare l'IA, in un contesto di carenza e di corsa alla potenza di calcolo a livello globale.
Traduzione a cura di Walter Rizzo