Dopo un lungo periodo di speculazione sulle tempistiche della quotazione pubblica delle azioni di Coinbase, questo mese l’exchange statunitense ha pubblicato un blog post nel quale annunciava di aver richiesto una quotazione diretta sul Nasdaq per il 14 aprile presso la Securities and Exchange Commission.

Le azioni di classe A di Coinbase dovrebbero essere disponibili al trading sul Nasdaq Global Select Market con il ticker “COIN.” In precedenza, l’exchange puntava a un listing nel mese di marzo: tuttavia, dopo alcune accuse di segnalazione impropria dei volumi e "self-trading" da parte della Commodities and Futures Trading Commission, per la quale l'azienda ha dovuto pagare una sanzione da 6,5 milioni di dollari, i piani sono stati posticipati.

I dirigenti di Coinbase avevano presentato una proposta di registrazione alla SEC già a dicembre 2020. Tuttavia, a causa di alcuni problemi, l’exchange ha annunciato che avrebbe svolto una quotazione diretta tramite Nasdaq a inizio 2021. Secondo le stime, al momento del listing Coinbase avrebbe raggiunto una valutazione di circa 100 miliardi di dollari.

La quotazione di Coinbase lascerà un segno indelebile sul mercato crypto?

Dal suo lancio nel 2012, quasi un decennio fa, Coinbase si è trasformato in uno dei più grandi exchange di criptovalute al mondo. Attualmente la piattaforma Coinbase Pro gestisce oltre 3 miliardi di dollari in volume giornaliero.

Alex Mashinsky, CEO e fondatore della piattaforma di yield farming Celsius, crede che il listing di Coinbase possa essere considerato un’ulteriore approvazione della proposta tecnologica e monetaria, nonché come un’importante opportunità pubblicitaria per l’intero settore:

“Coinbase ha più utenti e più entrate di molti tra i più grandi operatori di Wall Street, ed è più redditizio di qualsiasi altro grande exchange. Questa validazione porta gran parte degli scettici a un bivio per rivalutare il loro rifiuto e frustrazione in relazione alla rivoluzione che si avvicina da ogni direzione.”

Maren Altman, blogger e analista di Quantum Economics, crede che il listing di Coinbase attirerà molti investitori tradizionali che preferiscono non comprare criptovalute ma vogliono comunque trarre vantaggio dal settore emergente. A suo avviso, l’evento ha buone probabilità di favorire gli “exchange token,” ovvero asset direttamente legati ad exchange, come FTT di FTX o Binance Coin (BNB).

Norman Wooding, fondatore e CEO della società di asset management Scrypto, ha spiegato a Cointelegraph che la quotazione di Coinbase può essere vista come un enorme traguardo che accrescerà la fiducia degli investitori nell’ecosistema crypto, oltre a convincere le autorità di regolamentazione (soprattutto negli USA) a collaborare con società operanti in questo settore.

Wooding crede che non ci sia un’altra compagnia simile a Coinbase, soprattutto considerandone le dimensioni, la valutazione e la capacità di generare entrate. Il CEO ha sottolineato che il recente report sul Q1 dell’exchange di criptovalute è estremamente significativo, in quanto rivela i nomi di certe istituzioni che si affidano a Coinbase per la custodia dei propri asset:

“Può essere considerato un cenno di fiducia per altri operatori che esitavano di entrare in scena. Convincerà altri a seguirne l’esempio per quanto riguarda l’adozione e l’offerta di servizi dedicati ad asset digitali, come abbiamo visto di recente da grandi player come BNY Mellon, Goldman Sachs e State Street.”

Qual sarà il prossimo passo?

Non si può negare che la quotazione diretta di Coinbase porterà attenzione mainstream al settore crypto. Tuttavia, Kosala Hemachandra, fondatore e CEO di MyEtherWallet, ha rivelato a Cointelegraph di essere curioso circa la direzione della compagnia d’ora in avanti. “Potrebbe spianare la strada al trading delle azioni di Coinbase su Ethereum? Credo sia il modo per dimostrare quanto la blockchain sia potente,” ha aggiunto.

Brad Kam, co-fondatore di Unstoppable Domains (compagnia di San Francisco che sviluppa domini sulla blockchain), ha commentato che, vista l’accelerazione dell’adozione mainstream, piattaforme come Coinbase devono assicurarsi di avere i giusti strumenti per rendere l’accesso facile e intuitivo per tutti: “Milioni di dollari sono stati persi a causa di errori di battitura in indirizzi wallet difficili da leggere, o semplicemente per aver inviato token al wallet sbagliato.

Secondo Wooding, sarà interessante mettere a confronto i futuri report trimestrali di Coinbase, soprattutto durante bear market e di fronte a una maggiore concorrenza. Detto ciò, crede che qualsiasi pessimismo al riguardo sia ampiamente compensato dall’adozione in crescita e dall’istituzionalizzazione degli asset digitali.

A suo avviso, la vera prova del tempo per Coinbase sarà l’evoluzione della compagnia come exchange centralizzato, soprattutto in relazione alla crescente domanda per prodotti finanziari decentralizzati.

Altri exchange seguiranno Coinbase? È probabile

Mentre le notizie sul listing di Coinbase continuano ad attirare l’attenzione, molti credono che altri exchange ne seguiranno l’esempio. A tal proposito, la piattaforma di trading californiana Kraken ha annunciato che, pur essendo incerta sulle tempistiche del listing, realizzerà una quotazione diretta invece di affidarsi a una special purpose acquisition company.

Commentando il soggetto, Kam ha sottolineato che altri exchange si stanno già unendo a questo trend, alludendo alla piattaforma di trading eToro che di recente ha annunciato i suoi piani di listing tramite la fusione con una SPAC: “Kraken sta considerando la quotazione nel 2022. Sono sicuro che molte altre compagnie crypto stiano facendo ricerche in silenzio per valutare pro e contro.

Altman, invece, crede che il listing di Coinbase non solo porterà alla quotazione dei principali exchange crypto nel breve termine, ma consentirà anche ad altre compagnie nel settore di esplorare tali opzioni: “Gli eventi degni di nota, come quotazioni pubbliche di exchange e proposte di Bitcoin ETF, dimostrano che le crypto sono qui per restare.

Infine Nisa Amolis, socio dirigente della società d’investimento venture capital A100x, crede che altri exchange seguiranno di certo la decisione di Coinbase, evidenziando che di recente il team PR di FTX ha rivelato su Twitter volumi e altri dati della piattaforma. Proseguendo, ha affermato:

“Nell’ultimo trimestre, Coinbase ha più che raddoppiato il numero di utenti attivi mensili. Non solo, hanno raggiunto circa 100$ al mese per utente dai 34$ indicati di recente. Sono autorizzati in 30 Paesi, e oltre la metà del loro volume e il 70% delle entrate provengono già dalle istituzioni. Controllano una quota dell’11% del mercato crypto.”

Quindi, considerando le prestazioni straordinarie di molti exchange di asset digitali negli ultimi due anni, è logico pensare sia solo una questione di tempo prima che sempre più imprese crypto optino per una quotazione in borsa.