Le criptovalute potrebbero rivoluzionare il modo in cui contrastiamo il crimine, come può testimoniare la nuova collaborazione tra CipherTrace e la Anti-Human Trafficking Intelligence Initiative (ATII). CipherTrace, leader nella sicurezza su blockchain, ha annunciato che coopererà con ATII impiegando dati relativi alle crypto per perseguire l’obiettivo dell’organizzazione, ossia contrastare il traffico di esseri umani.
Pamela Clegg, direttore per la vigilanza finanziaria e la formazione nonché ex ufficiale dell’intelligence statunitense, presenzierà nel comitato consultivo dell’ATII, composto da figure con esperienza nelle criptovalute e nel contrasto al riciclaggio di denaro. Clegg presterà all’ATII la propria esperienza in materia e contribuirà in fase di indagini.
“Il partenariato tra CipherTrace e ATII è di ampia portata perché siamo presenti nel comitato consultivo e prestiamo aiuto anche in fase di indagini, ove necessario. Vi sarà anche uno scambio di informazioni tra noi e l’ATII circa le organizzazioni coinvolte nel traffico di essere umani e presunte fonti da controllare”, ha dichiarato Clegg.
CipherTrace ha anche concesso all’ATII la licenza di utilizzo della propria interfaccia utente, un potente mezzo che permette agli utenti di tenere traccia di transazioni aventi a oggetto più di 700 asset digitali.
“L’ATII ha accesso alla nostra piattaforma per condurre indagini in casi di traffico di esseri umani per il tramite delle criptovalute. Inoltre, ho effettuato un training per ATII di modo da aiutarli a rilevare eventuali legami tra il traffico di esseri umani e le criptovalute. L’obiettivo è far capire che siamo in grado di seguire dove va il denaro ai fini delle indagini”, ha spiegato Clegg.
Tenere traccia delle crypto per contrastare il traffico di esseri umani
Ai sensi delle leggi statunitensi il traffico di esseri umani, altresì chiamato schiavitù dei nostri giorni, è definito in due modi. Il primo è “traffico a fini sessuali in cui l’atto sessuale sia indotto tramite forza, condotta fraudolenta o coercizione, ovvero in cui il soggetto indotto a effettuare tale atto non abbia ancora compiuto il diciottesimo anno d’eta”. La seconda definizione è quella di schiavitù per lavori forzati.
Stando alle statistiche di Human Rights First, il traffico di esseri umani genera per i trafficanti miliardi di dollari l’anno. A fronte di ciò non vi sarebbero tuttavia leggi specifiche di contrasto a tale traffico. A tal proposito Aaron Kahler, founder e presidente di ATII, commenta come segue:
"Vi sono leggi e normative in materia di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo, ma molte di queste leggi non prendono in esame il traffico degli esseri umani. Per far passare il messaggio e indurre le istituzioni ad affrontare il problema, è necessario fare leva sulla responsabilità aziendale e fare in modo che questo accada.
Come organizzazione senza scopo di lucro, stiamo provando a portare all’attenzione di istituti finanziari, come banche e exchange di crypto, programmi di contrasto al traffico di esseri umani, dati a supporto, tecnologie e training."
Dall’istituzione di ATII a settembre di quest’anno, Kahler ha contattato cinque noti studi legali specializzati nel mondo crypto per porre domande circa il ruolo delle criptovalute nel traffico di esseri umani. Sebbene gli studi abbiano confermato di essere in possesso di informazioni circa l’utilizzo di criptovalute per fini pornografici o di spaccio, Kahler ha osservato la quasi totale assenza di informazioni circa il loro utilizzo per il traffico di esseri umani.
Larry Cameron, responsabile della sicurezza presso ATII, si esprime così in merito:
"Cresce la preoccupazione per l’impiego di criptovalute nel traffico di esseri umani e nello sfruttamento di minori. Si tratta di una minaccia ad alto rischio in un ambito non regolamentato e particolarmente interessato da attività criminose."
Cameron ha comunque sottolineato che è possibile risalire a condotte criminose passate tramite le criptovalute per condurre ulteriori indagini:
"Il Bitcoin è il metodo di pagamento numero uno per i ransomware poiché garantisce un certo grado di anonimato che può contribuire a mantenere nascosta l’identità del soggetto criminale. Tuttavia, le persone commettono errori e sono costrette a ottenere Bitcoin da qualche parte. In molti casi viene loro richiesto di seguire la procedura KYC e di versare fondi sul conto in un modo o nell’altro.
Le indagini su Backpage hanno scoperto 1.843.907 wallet di Bitcoin in uso sul sito. Questo significa che vi erano almeno 1.843.907 wallet che hanno inizialmente inviato Bitcoin a questi indirizzi. I prelievi di fondi sono probabilmente un’escort o un sessuale che alla fine vogliono essere pagati."
Inoltre, sebbene sia comunque difficile determinare l’effettivo volume di traffico di esseri umani sovvenzionato tramite le criptovalute, CipherTrace e ATII potrebbero riuscire a comprendere meglio questi dati basati su informazioni certe in materia di riciclaggio di denaro e transazioni sul mercato nero. A tal proposito, Clegg continua come segue:
"La grande difficoltà che stiamo affrontando ora con le indagini sui casi di traffico di esseri umani è che non vi sono dati affidabili che dimostrino la portata del legame tra traffico e crypto, né il volume di crypto usato per sovvenzionare tale traffico. Tuttavia, la maggior parte delle agenzie internazionali dispone di informazioni sul supporto logistico prestato ai fini di traffico di esseri umani, ad esempio per lo spostamento di persone.
CipherTrace e ATII possono collaborare per verificare in che modo le vittime siano state vendute sul mercato nero e determinare quanti di questi scambi siano stati sovvenzionati con le criptovalute."
Seguire il denaro
Sebbene CipherTrace abbia già lavorato con diverse agenzie (es. INTERPOL e Avvocati senza frontiere) per contrastare il traffico di esseri umani, la collaborazione con l’ATII farà davvero luce sulla questione. Questa l’opinione di Clegg in merito:
"Come accade per molte organizzazioni e attività criminose, seguire il denaro è il modo più efficace per contrastare il crimine. Questo è ciò che CipherTrace sta facendo insieme all’ATII. Non appena l’ATII trova un caso di traffico di esseri umani con relativo indirizzo o se troviamo noi tali informazioni, possiamo scambiarci dati a vicenda e condurre ulteriori indagini."
Sulla scia di quanto dichiarato da Clegg, Kahler ha osservato che la collaborazione con CipherTrace permetterà anche di andare più in profondità del mondo crypto nel suo complesso: infatti, si prenderanno in esame non solo casi di traffico di esseri umani, ma anche casi di natura pedopornografica con utilizzo di criptovalute.
“Quando troviamo casi d’uso di questo genere, sfruttiamo gli strumenti e l’esperienza di cui disponiamo per analizzare il caso e smantellare l’intera rete. Immagino che altre organizzazioni impegnate nel contrasto al traffico di esseri umani faranno presto lo stesso”, ha chiosato Kahler.