Bitcoin (BTC) non ha nulla da temere dagli ultimi progressi compiuti da Google nel campo dell'informatica quantistica: lo conferma una delle figure più note del settore.

L'effetto su Bitcoin? "Zip, bupkis, nada"

Durante una sessione Q&A pubblicata su YouTube, Andreas Antonopoulos ha assicurato che il nuovo computer quantico di Google non rappresenta una minaccia per la sicurezza di Bitcoin e le altre criptovalute:

"Quale sarà l'effetto sul mining e sul mondo delle criptovalute in generale? Zip, bupkis, nada: non accadrà nulla."

Lo scorso mese, Google ha annunciato di aver creato una macchina capace di risolvere un'equazione incredibilmente complessa, operazione che richiederebbe oltre 10.000 anni per un normale computer, in appena 3 minuti e 20 secondi. L'azienda sostiene pertanto di essere finalmente riuscita a raggiungere la supremazia quantistica, suscitando immediatamente i timori della comunità delle criptovalute.

Gli esperti rassicurano la comunità

Secondo Antonopoulos, queste preoccupazioni sono infondate:

"La supremazia quantistica, come descritta da Google, indica soltanto l'applicabilità pratica dei computer quantici per la risoluzione di una determinata classe di problemi. Problemi differenti da quelli che bisogna risolvere per infrangere gli algoritmi crittografici."

Opinione condivisa anche da Peter Todd, vecchio sviluppatore di Bitcoin Core, che in seguito all'annuncio di Google aveva affermato:

"Questo non significa nulla, perché quest'ultimo successo di Google è soltanto per un tipo primitivo di calcolo quantistico, che non si avvicina nemmeno a violare la crittografia. [...] Non sappiamo nemmeno se sia possibile scalare i computer quantici. È molto probabile che aggiungendo qubit i costi aumentino in maniera esponenziale."