Ethereum non è l’unica piattaforma blockchain a registrare un notevole aumento di valore, mentre il settore della finanza decentralizzata continua a muoversi in parallelo con l’espansione dell’ecosistema crypto. Il nuovo anno è stato molto positivo per la DeFi, come dimostra l’enorme quantità di valore iniettata in varie piattaforme.

Il 20 gennaio, il capitale impegnato nello staking sui protocolli DeFi ha superato brevemente i 27 miliardi di dollari, secondo DappRadar, spinto in parte dalla crescita della grande maggioranza di token crypto. Inoltre, negli ultimi mesi il settore ha assistito a un’adozione e uno sviluppo crescenti.

Attualmente, Ethereum occupa la prima posizione come blockchain per smart contract più popolare tra sviluppatori e progetti su cui costruire e lanciare app e piattaforme. Il settore DeFi nel suo stato attuale è intrinsecamente legato a Ethereum, con la maggior parte dei principali progetti e protocolli DeFi attivi sulla sua blockchain. Uniswap, il più grande market maker automatizzato secondo DeFi Pulse, si basa su Ethereum, così come il resto dei 10 progetti DeFi più grandi.

Anche se la crescita e il successo delle piattaforme DeFi hanno messo a dura prova la capacità del network di elaborare transazioni, oltre a incrementare notevolmente le commissioni, queste iniziative hanno portato a un enorme quantità di valore bloccata nell’ecosistema Ethereum. Detto ciò, alcuni concorrenti stanno riscuotendo un successo strepitoso nelle prime settimane del 2021, suggerendo che ci sono più partecipanti ad alimentare la crescita nella finanza decentralizzata.

Polkadot, Chainlink e Near Protocol registrano grandi guadagni

Polkadot è considerato uno dei più prominenti rivali di Ethereum. È una blockchain di nuova generazione che collega network e blockchain privati e pubblici. Il progetto è stato lanciato dalla Web3 Foundation e mira a consentire l’interoperabilità tra blockchain per supportare l’internet decentralizzato del futuro.

In sostanza, Polkadot opera un protocollo multi-chain usando le cosiddette “parachain,” le quali consentono ad altre blockchain di connettersi al suo network come sidechain. Inoltre, il protocollo è in grado di gestire migliaia di transazioni al secondo, e per questo motivo alcuni commentatori lo considerano un concorrente di Ethereum. Nel 2021, Polkadot ha assistito a una crescita immensa, con il prezzo del suo token DOT quasi raddoppiato dall’inizio dell’anno.

Near Protocol è un'altra piattaforma blockchain per smart contract sempre più popolare nel settore sin dal suo lancio ad aprile 2020. Il suo token nativo, NEAR, ha tracciato di recente un rialzo di oltre il 100%. Il progetto opera un proprio protocollo proof-of-stake che sfrutta lo sharding. Ethereum sta ancora lavorando per integrare questa funzionalità entro fine anno.

Anche Cardano, che utilizza una propria blockchain proof-of-stake, ha assistito a una crescita notevole. Il suo token nativo, ADA, ha superato Bitcoin Cash (BCH) diventando la sesta criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato. La piattaforma non ha ancora implementato capacità smart contract funzionali, ma si prevede che l’aggiornamento arriverà quest’anno, consentendo lo sviluppo di piattaforme DeFi sul protocollo.

Chainlink è un altro nome che figura in questa lista per il suo ruolo nell’ambito delle blockchain per smart contract e della DeFi. Chainlink è un network di oracoli decentralizzato che funge da intermediario per fornire dati a smart contract su varie blockchain. Secondo il progetto, Chainlink è diventato uno strumento importante per la finanza decentralizzata, in quanto fornisce dati sui prezzi non falsificabili e di alta qualità a diversi protocolli DeFi.

A gennaio il token nativo del network, LINK, è entrato nella top 10 delle più grandi criptovalute per capitalizzazione di mercato, mentre Chainlink continua a beneficiare degli effetti indiretti derivanti dal successo della DeFi.

L’espressione “The Great Repricing” si è diffusa nel settore DeFi mentre i token nativi delle popolari piattaforme Synthetix e Aave facevano il loro ingresso nelle prime 20 posizioni in termini di market cap. Synthetix Network Token (SNX) e AAVE hanno registrato una crescita considerevole e hanno un market cap combinato di oltre 3,5 miliardi di dollari. SNX è il token nativo di Synthetix, un protocollo di liquidità per derivati, mentre Aave è un protocollo di liquidità che consente agli utenti di depositare e prendere in prestito vari crypto asset. Entrambi sono basati sulla blockchain di Ethereum.

C’è spazio in abbondanza per le blockchain rivali

La finanza decentralizzata è chiaramente un settore fiorente, con abbastanza spazio da consentire a più di una blockchain di abilitare la miriade di applicazioni offerte che sono state sviluppate nel corso del 2020. Dan Reecer, head of Polkadot growth della Web3 Foundation, ha ammesso che Ethereum è il leader in carica nella DeFi per quanto riguarda il valore totale bloccato.

Tuttavia, questo non significa che gli utenti non siano disposti a provare alternative:

“L’aumento delle piattaforme DeFi sviluppate su blockchain diverse da Ethereum è un chiaro segno che la DeFi, le crypto e la blockchain in generale stanno diventando multi-chain.”

Inoltre, ha sottolineato che la transizione a un ecosistema DeFi multi-chain diventerà una necessità in futuro, considerando come le applicazioni e i network mainstream centralizzati operano attualmente:

“In confronto alla tecnologia tradizionale, tutte le nostre app più usate, gli Instagram e i LinkedIn del mondo, stanno usando un’ampia varietà di sistemi per database. Questi database, insieme al resto dell’infrastruttura e dei protocolli di internet, operano insieme fluidamente. Per consentire alla DeFi e alle crypto di prosperare su larga scala in tutte le fasce d’età, dobbiamo creare un’infrastruttura multi-chain che operi parallelamente. Cosa più importante, l’utente non dovrebbe neanche sapere quale protocollo o blockchain sottostante sta utilizzando.”

Bette Chen, co-fondatrice e chief operating officer dell’”hub” della finanza decentralizzata Acala, ha spiegato a Cointelegraph che il settore DeFi è ancora nelle sue fasi iniziali, in quanto ogni giorno gli indirizzi attivi raggiungono una media tra 4.000 e 5.000.

Ad ogni modo, Chen crede che la crescita di nuove blockchain per smart contract sia uno sviluppo positivo per il settore DeFi:

“Non pensiamo in termini di concorrenza. Ci troviamo nelle primissime fasi di una nuova tecnologia rivoluzionaria, crediamo che il futuro multi-chain in cui ci stiamo evolvendo migliorerà collettivamente la DeFi e contribuirà all’adozione di massa.

[...] Un ibrido di offerte CeFi e DeFi aiuterà a portare il vero valore ed esperienze intuitive agli utenti finali.”

Pavel Bains, co-fondatore e CEO del progetto di hosting decentralizzato di dati Bluzelle, ha spiegato a Cointelegraph che il dominio di Ethereum non è necessariamente in pericolo, ma la transizione alla versione 2.0 sta diventando sempre più importante, in quanto altri protocolli offrono già funzioni che attualmente Ethereum non possiede:

“La cosa migliore che Ethereum può fare al momento è annunciare progressi per Ethereum 2.0 a intervalli di qualche mese. Anche se sono solo piccoli passi, gli sviluppatori saranno meno inclini a cambiare piattaforma sapendo che 2.0 è quasi arrivato. Attualmente non credo che sia minacciato, ma spero che lo sia in quanto è un bene per l’intero ecosistema.”

Come ha precisato Reecer, la concorrenza è sempre sana per un settore, e il mondo delle criptovalute non fa eccezione. Ha sottolineato che la quota percentuale di Ethereum del TVL, degli utenti e degli sviluppatori nel più ampio ecosistema dipenderà dalla capacità del progetto di ampliarsi e stare al passo con i suoi rivali, soprattutto gli ecosistemi multi-chain con funzionalità di sharding:

“Probabilmente non è razionale aspettarsi che ci saranno 10-20+ protocolli vincitori alla fine. Questo decennio dovrebbe assistere a fusioni e acquisizioni a catena, la scomparsa di qualche team e la conferma di una manciata di vincitori tipo FAANG sul lungo termine.”