Stando a quanto riportato all'interno di un recente comunicato stampa, la Financial Market Authority (FMA) austriaca ha bloccato le attività di INVIA GmbH, azienda con sede a Vienna operante nel settore del mining in cloud di criptovalute.

Alla compagnia è stato ordinato di terminare immediatamente le proprie operazioni, a causa di sospetti legati alla gestione non autorizzata di un fondo d'investimento alternativo. Al momento la procedura di blocco è ancora in corso. Il comunicato stampa spiega inoltre che INVIA non è mai stata ufficialmente approvata dalla FMA.

INVIA World, la società che gestisce INVIA GmbH, si occupa del mining di "monete renumerative" come Bitcoin e Ethereum, condividendo poi parte dei profitti di tale attività con i propri utenti. Ma a differenza di quanto sostenuto dalla FMA, la compagnia ribadisce di operare a norma di legge.

Negli Stati Uniti, questo mese la start-up ShipChain ha ricevuto un decreto ingiuntivo dall'Ufficio del Procuratore Generale della Carolina del Sud per la violazione degli statuti sulle security. Tuttavia, nonostante l'ente governativo abbia affermato che ShipChain operasse come broker senza l'autorizzazione degli enti di regolamentazione, l'azienda ha prontamente negato tali accuse.

Sempre questo mese, anche una società d'investimento in Bitcoin ha ricevuto un decreto ingiuntivo, questa volta dal Consiglio di Sicurezza del Texas, per aver offerto security non registrate ed aver rilasciato dichiarazioni ingannevoli per raggirare gli investitori.