Durante un'intervista rilasciata in data 28 marzo, il CEO dell'applicazione d'investimento in criptovalute Abra ha previsto che quest'anno "si scatenerà l'inferno" nei mercati del Bitcoin e delle altre monete digitali.
Parlando con Business Insider due settimane dopo l'annuncio da parte della start-up di aver ottenuto finanziamenti per un valore di oltre 40 milioni di dollari, il CEO Bill Barhydt ha rivelato che nel 2018 il denaro istituzionale occidentale inizierà ad essere introdotto nei mercati delle criptovalute.
Secondo Barhydt, gli investitori istituzionali starebbero attendendo il momento opportuno per entrare nel mercato, alterando per sempre le prestazioni di Bitcoin e delle altre criptovalute.
In questo momento il prezzo del Bitcoin continua a scendere, oscillando attorno a quota 7.600$ secondo i dati raccolti dall'Indice di Cointelegraph. Ethereum, che ha perso oltre il 50% del proprio valore in appena un mese, è ora una moneta da circa 400$.
"Mi riferisco a fondi d'investimento, individui estremamente ricchi, o addirittura speculatori finanziari. Vedono la volatilità dei mercati delle criptovalute come una grossa opportunità", ha spiegato Barhydt con tono fortemente rialzista.
“E quando accadrà, si scatenerà l'inferno. Una volta aperti, non sarà più possibile chiudere gli argini."
Tuttavia alcuni analisti dell'industria hanno espresso preoccupazioni riguardo alle prestazioni a breve termine di Bitcoin. Tone Vays ha infatti messo in guardia gli investitori, affermando che i prezzi continueranno ad oscillare fino al superamento della resistenza a 12.000$.
Ma per Barhydt il futuro potenziale dell'investimento è molto più importante della volatilità a breve termine tra 6.000$ e 12.000$.
"Al momento nelle criptovalute non è presente nemmeno un centesimo del denaro istituzionale. Ma sta accadendo in Giappone", ha continuato.
“In occidente, ci stiamo avvicinando ad un momento nel quale sarà normale investire metà dei propri asset nelle criptovalute."