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Nella giornata di martedì 1 dicembre, bitcoin ha aggiornato i massimi 2020 e, in alcuni exchange, anche i massimi storici (addirittura sui BTC futures della CME ieri si è arrivati a $20350).

Dopo il terzo tentativo di superamento del massimo storico e il rigetto dei prezzi sui 20.000$, c'è stato un rapido pullback che ha spinto bitcoin sulla soglia dei 18.000$, dove l'enorme buy pressure ha assorbito l'ondata di vendite riportando le quotazioni in area 19.000$. 

Il pullback impulsivo di ieri è stato determinato da una serie di fattori: 

  1. La presenza massiccia dei depositi delle whale sugli exchange, che hanno reagito immediatamente al rigetto dalla soglia psicologica dei 20.000$ innescando un picco violento di volatilità;
  2. I miner che hanno iniziato a vendere parte della loro enorme supply con i prezzi a ridosso del massimo storico;
  3. I livelli di euforia degli investitori retail alle stelle che hanno aperto enormi posizioni long a leva con i prezzi a ridosso del massimo storico, come si evince dalle liquidazioni delle ultime 24 ore per un ammontare di circa 800 milioni di dollari, che hanno determinato il più classico dei long squeeze. 

La capitalizzazione di mercato si attesta intorno ai 570 miliardi di dollari e l’indice di BTC dominance al 62,2%.

Gli indici azionari ieri hanno chiuso ampiamente in positivo, con le borse statunitensi tra +0,7-1,14%. L'S&P 500 ha chiuso a 3662 punti, rinnovando nuovamente il suo massimo storico. La principale fonte di ottimismo sui mercati è determinata dalle notizie sui vaccini, alcuni dei quali saranno disponibili già a dicembre.

L'indice del dollaro è ai suoi valori più bassi dal 2018, l'oro è tornato sopra i 1.800$ l’oncia dopo esser sceso per qualche giorno sotto la media mobile a 200 periodi giornaliera, mentre il petrolio frena a causa di un possibile mancato accordo per il taglio della produzione da parte dei paesi dell'OPEC+. 

Sul fronte crypto, dopo il terzo tentativo di superare la soglia psicologica dei 20.000$, che si è concluso con il raggiungimento di nuovi massimi a 19.950$, la principale criptovaluta è scesa a testare l'area di supporto in zona 18.000$, dove i compratori sono intervenuti massicciamente innescando il rimbalzo che ha riportato BTC sopra i 19.000$.

Lo scenario tecnico e fondamentale di bitcoin è ancora estremamente positivo, inoltre i dati on chain segnalano un'altissima attività sui desk OTC: ciò significa che i grandi fondi d'investimento e gli investitori istituzionali continuano a rastrellare bitcoin. Ed è chiaro come non abbiano alcuna intenzione di venderli a 20.000$, figuriamoci a 17.000-18.000$.

Inoltre sia negli Stati Uniti che in Europa sono in arrivo importanti misure di sostegno economico, il che significa che avremo presto una nuova iniezione di liquidità che porterà nuovi operatori sui mercati, impressionati dai risultati di bitcoin nel 2020. Non dimentichiamo poi che un aumento della money supply causerà una crescita dell'inflazione e della svalutazione delle principali valute a corso legale (basta vedere il crollo del dollar index negli ultimi giorni), che renderà un asset dalla natura deflattiva come bitcoin ancora più appetibile.

Solo l'indice di avidità estremamente alto e il sentiment degli investitori alle stelle fanno un po' da contraltare a un contesto estremamente positivo.

Mettendo a sistema tutte le informazioni, le opzioni più probabili a mio avviso vedono bitcoin prossimo a un nuovo test della soglia psicologica dei 20.000$ nel corso della settimana e, in caso di nuovo fallimento, la transizione in una fase di ranging market nell'intervallo 18.000-19.900$ per qualche settimana. Ad esempio, il superamento della resistenza a 10.500$ nel luglio di quest'anno è stato preceduto da una fase di consolidamento tra 9000 e 10000 dollari durata quasi 2 mesi, dunque in considerazione dell'importanza di una soglia psicologica come quella dei 20.000$, uno scenario simile è tutt'altro che improbabile.

Nel bilancio delle probabilità comunque, considero prioritaria l'opzione del superamento dei massimi storici entro la fine del 2020.

Noto anche un livello di resistenza in termini di capitalizzazione a 600 miliardi di dollari. Il mercato sta aspettando nuovi capitali per lo step successivo, che prevede appunto il superamento della barriera psicologica dei 20.000$. Chiaramente, l'obiettivo di medio termine è rappresentato dagli 800 miliardi di total cap (massimo di gennaio 2018) e da 1.000 miliardi di capitalizzazione entro la fine del 2021.

Le altcoin continuano a muoversi in sincronia con bitcoin, sempre più benchmark del mercato. Ma allo stesso tempo la BTC dominance è diminuita e i capitali non sono defluiti dalle principali altcoin durante il drawdown del mercato negli ultimi giorni. Questo indica una serie di grandi posizioni nel comparto altcoin e una probabile alt season imminente.

Buon trading!