In occasione dell'evento Bitcoin 2023, tenutosi a Miami il 18 Maggio, Jessica Jonas, responsabile legale dell'organizzazione no-profit Bitcoin Legal Defense Fund, ha discusso le potenziali ramificazioni legali della causa di alto profilo contro gli sviluppatori di Bitcoin core.
Il caso in questione è un'azione legale presentata nel Regno Unito da Craig Wright, proprietario/operatore di Tulip Trading. Wright è forse più noto per la sua affermazione di essere Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin — un'affermazione che sta alla base di un'altra causa legale indipendente.
Vorrei solo fare un rapido promemoria per BTC Core e Roger Inc.
Siete in attesa di giudizio. Quei gruppi telegram, i gruppi di segnali, gli altri che pensate che io non conosca sono tutte prove che possono essere scoperte e la spoliazione è un reato penale. pic.twitter.com/vtjFmeGrRd
— Dr Craig S Wright (@Dr_CSWright) February 3, 2023
I would just want to say a quick reminder for BTC Core and Roger Inc.
— Dr Craig S Wright (@Dr_CSWright) February 3, 2023
You are under litigation hold. Those telegram groups, the signal groups, the others that you think I don't know about are all discoverable evidence and spoliation is a criminal offence. pic.twitter.com/vtjFmeGrRd
Nella causa tra Tulip Trading e 14 persone presumibilmente coinvolte nello sviluppo open source di Bitcoin Core, Wright sostiene che i suddetti sviluppatori hanno un obbligo fiduciario nei suoi confronti. Jonas ha descritto il caso come "un'accusa secondo cui Tulip Trading possedeva, presumibilmente, 111.000 Bitcoin ed è stata hackerata, presumibilmente, e ha perso quei 111.000 Bitcoin in un hack in stile Ocean's 11".
Per ottenere il risarcimento per la presunta perdita, Wright chiede, secondo Jonas, che gli sviluppatori di Bitcoin "creino una backdoor nella blockchain di Bitcoin in modo che Tulip Trading possa recuperare i fondi che ha presumibilmente perso", un metodo che Jonas afferma non essere attuabile:
"Chiedono al tribunale di ordinare a questo gruppo di sviluppatori software di scrivere una patch nel software per deviare i fondi. Non è così che funziona Bitcoin. È impossibile".
Jonas ha spiegato che l'implementazione di un tale cambiamento richiederebbe un hard fork della blockchain di Bitcoin e quindi l'aspettativa che tutti nel mondo passino al nuovo fork invece di continuare a utilizzare la core chain esistente. Descrivendo l'area della legge che circonda l'obbligo fiduciario come "complicata", Jonas ha poi definito la causa come straordinariamente pericolosa per ragioni che vanno oltre le limitazioni tecniche.
"Questo caso è già stato oggetto di un appello e la corte d'appello ha stabilito che la questione se gli sviluppatori open source debbano o meno avere un obbligo fiduciario nei confronti delle persone che utilizzano il loro codice è importante", ha affermato Jonas. Inoltre, Jonas ha descritto la potenziale minaccia alla comunità open source come "esistenziale". "Il software open source rappresenta il 97% del software mondiale", ha dichiarato.
Jonas ha anche inquadrato il caso come una questione di libertà di parola. Nonostante molti degli imputati citati in giudizio siano cittadini statunitensi che operano negli Stati Uniti, il caso viene giudicato nel Regno Unito, in base alla decisione della corte d'appello che ha stabilito la propria giurisdizione, perché il risultato potenziale è di interesse pubblico in quel Paese.
Secondo la Jonas, negli Stati Uniti lo sviluppo di software è considerato libertà di parola e, secondo la sua valutazione, "Tulip Trading sta portando avanti un'azione civile in un tribunale del Regno Unito per costringere molti americani a parlare". Anche se il tribunale del Regno Unito non può imporre le leggi sulla libertà di parola negli Stati Uniti, Jonas ha respinto l'idea che sarebbe inverosimile che la corte si pronunciasse a favore di Wright..
Lo sviluppo open-source di Bitcoin è soggetto alla licenza open-source del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Poiché in genere un software open-source è disponibile a chiunque, ovunque, l'attribuzione di un obbligo fiduciario agli sviluppatori potrebbe portare a una situazione in cui qualcuno in un Paese è responsabile per i danni a qualcuno in un altro, semplicemente perché ha contribuito a un progetto open-source. La legge attuale, ha spiegato Jonas, ha lo scopo di proteggere gli sviluppatori open-source dall'essere citati in giudizio da estranei:
"Stanno offrendo volontariamente il loro tempo per lavorare sulle infrastrutture pubbliche. Lo fanno gratuitamente. Lo fanno sotto licenza MIT, che dovrebbe proteggerli da cose come questa".
Traduzione a cura di Matteo Carrone