Il Crypto Fear & Greed Index, indicatore del sentiment del mercato relativo a Bitcoin e criptovalute, è ritornato ai livelli di ottobre in seguito al recente ribasso di BTC.
Nell'odierno aggiornamento, l'indice ha raggiunto un punteggio di 65, attestandosi ancora in territorio di avidità, ma al livello più debole dal 15 ottobre. 
Stando a CoinGecko, Bitcoin si aggira intorno alla soglia dei 93.000 dollari, con una flessione del 13,7% sugli ultimi 12 giorni, con gli operatori impegnati a temere un “enorme crollo” durante il flusso di denaro verso le stablecoin.
Per novembre e dicembre il Crypto Fear & Greed Index si è mantenuto costantemente al di sopra di 70, grazie anche alla vittoria di Donald Trump alle elezioni statunitensi ed alla conquista di numerosi seggi al Senato e alla Camera dei Rappresentanti da parte di politici pro-crypto. Il 22 novembre ha raggiunto un picco di 94 punti. 

Cryptocurrencies, Bitcoin Price, United States

Fonte: Bitcoin Fear & Greed Index

Questo indice viene calcolato sulla base di segnali che influenzano il comportamento di trader e investitori, tra cui Google Trends, sondaggi, momentum, dominance, social media e volatilità del mercato.
In un report del 29 dicembre Markus Thielen, analista e responsabile della ricerca presso 10x Research, sostiene che alcuni esperti prevedono un “movimento parabolico programmato in vista dell'insediamento di Trump”, cui seguirà una correzione significativa.
Thielen ritiene di avere una prospettiva alternativa e si aspetta che “la volatilità si intensifichi a breve”.
Il trader veterano Peter Brandt ha ipotizzato, tramite un post pubblicato il 28 dicembre su X, che Bitcoin possa essere in procinto di assumere un andamento Hump Slump Bump Dump Pump.

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Fonte: Peter Brandt

Il modello propone un movimento di prezzo con un primo incremento (hump), seguito da un calo (slump), da una successiva ripresa (bump), da un ulteriore calo (dump) ed infine da un rimbalzo (pump).
Il fondatore e CEO di CryptoQuant, Ki Young Ju, ha condiviso il post di Brandt dichiarandosi concorde con la struttura.
Nel frattempo, Prem Reginald, studioso esperto in blockchain di CoinGecko, ha dichiarato in un rapporto del 13 dicembre che Bitcoin risulta tuttora l'asset più performante dell'ultimo decennio, sorpassando gli asset tradizionali di oltre il 26.000%.

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Negli ultimi dieci anni Bitcoin ha superato ogni altro asset tradizionale. Fonte: CoinGecko

Come riporta Reginald, nel 2024 Bitcoin ha ottenuto la migliore performance con un rendimento del 129%. L'oro ha seguito con un rendimento costante del 32,2% da inizio anno (YTD), mentre l'S&P 500 ha conseguito un ritorno del 28,3%. 

Traduzione a cura di Walter Rizzo