Il tempo scorre e l'halving di Bitcoin (BTC) è sempre più vicino: mancano meno di due settimane al grande evento. Non sorprende quindi che investitori e appassionati di criptovalute non parlino d'altro! Ma se da un lato è lecito aspettarsi movimenti di prezzo piuttosto prevedibili, dall'altro ci troviamo in un mercato molto diverso rispetto al passato, che richiede pertanto strategie di trading differenti.
Negli ultimi tre cicli, gli halving hanno sempre causato un forte aumento della volatilità. In genere avviene un sell-off del 30-40%, seguito da un rialzo stratosferico verso nuovi massimi storici entro (in media) 480 giorni dalla data dell'halving. Questa volta, però, l'introduzione negli Stati Uniti di ETF spot su Bitcoin ha cambiato tutto.
Per comprendere dove sta andando il prezzo di Bitcoin, è necessario analizzare più da vicino la volatilità dell'asset. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ai prevedibili ribassi in concomitanza con l'aumento dell'entusiasmo per l'halving. Tuttavia, questi ribassi sono stati anemici rispetto agli standard dei cicli precedenti: le correzioni sono state infatti molto meno profonde, mai superiori al 25%. L'ultimo storno ribassista è stato solo del 15%, prima del bounce che ha riportato BTC a circa 70.000$.
Questo sell-off più tenue potrebbe essere foriero di un rally meno impressionante nel mesi successivi all'halving. Non c'è dubbio che BTC subirà il consueto sell-off dopo il dimezzamento, e sicuramente raggiungerà un nuovo massimo storico dopo tale evento. E i rendimenti saranno comunque molto interessanti rispetto agli asset più tradizionali. Ma non aspettatevi un aumento di prezzo del 600%, come visto in seguito all'halving del 2020: quei giorni sono finiti.
Perché sta accadendo questo? I fattori in gioco sono essenzialmente due.
In primo luogo, la percentuale di Bitcoin detenuti a lungo termine ha raggiunto un livello record: circa 14 milioni di BTC, ovvero oltre il 70% dell'offerta circolante totale di 19,67 milioni di BTC. Negli ultimi mesi enormi quantità di BTC sono state prelevate dagli exchange e spostate verso i cold wallet: il numero di investitori dalle "mani di diamante" è in costante aumento.

Ma ciò che ha portato a un netto cambiamento del comportamento degli investitori è stato l'arrivo degli ETF spot su Bitcoin. Oggi gli ETF stanno assorbendo dal mercato molti più BTC di quanti i miner riescano a produrne: gli ETF crescono in media di circa 10.000 BTC al giorno, mentre i miner generano solo 900 nuovi BTC ogni 24 ore. Questo sta esacerbando la scarsità dell'asset, esercitando una pressione rialzista sul prezzo.
Ma questo ha causato anche un drastico calo della volatilità a lungo termine, dato che gli investitori in ETF hanno una mentalità più a lungo termine rispetto al crypto-trader medio. Anche se di recente abbiamo assistito a un'impennata della volatilità in prossimità dell'halving, essa rimane ben al di sotto dei livelli registrati durante i cicli precedenti. I dati di CoinGlass mostrano che la volatilità storica a 30 giorni di BTC/USD è scesa da un picco di quasi il 18% nell'aprile 2013 a circa il 4% al momento della stesura di questo articolo. Una volatilità così bassa è tipica di un fondo azionario statunitense, non di una criptovaluta.

Questo perché le entità che stanno investendo negli ETF spot su Bitcoin sono le stesse che hanno investito migliaia di miliardi di dollari negli ETF dell'S&P 500. Si tratta di detentori a lungo termine, per i quali tre anni è il termine minimo di investimento: le loro decisioni d'acquisto e vendita sono dettate da fattori come condizioni macroeconomiche, cambiamenti strutturali e potenziale di rendimento a lungo termine.
Cosa significa questo per i trader che sperano di trarre profitto dall'halving? Dovranno iniziare a pensare più come un investitore azionario tradizionale che come un crypto-degen. Dovranno sostituire Messari con Morningstar (fornitore globale di dati sui fondi tradizionali) per valutare i flussi degli ETF su Bitcoin. Dovranno tenere un occhio ben fisso su ciò che fanno i detentori a lungo termine, perché adesso sono loro a guidare il mercato.
E se vogliono ottenere rendimenti del 600% in breve tempo... dovranno rivolgersi altrove: non è ciò che accadrà dopo questo halving di Bitcoin. La contropartita, però, saranno rendimenti più stabili e affidabili che non altereranno a dismisura il profilo di volatilità di un tipico portafoglio bilanciato. E per la maggior parte degli investitori, questa è una prospettiva molto più attraente di un asset che ha il 50% di possibilità di andare sulla luna o scomparire completamente.