Il giorno di Natale assisterà alla scadenza di circa 2,3 miliardi di dollari in derivati su Bitcoin, preparando il terreno per una settimana volatile nel mercato delle criptovalute.

In un tweet pubblicato lunedì, il fornitore di dati crypto Skew ha segnalato che venerdì scadranno 102.200 opzioni su Bitcoin (BTC).

I contratti di opzione consentono ai possessori di comprare o vendere Bitcoin a un prezzo specifico, conosciuto come prezzo di esercizio, o strike price. Secondo Skew, la scadenza di venerdì presenta cluster notevoli intorno a strike di 15.000$ e 20.000$.

Date di scadenza delle opzioni su BTC
Date di scadenza delle opzioni su BTC. Fonte: Skew

La scadenza dei contratti di opzione su Bitcoin è ampiamente riconosciuta come un evento volatile per la principale criptovaluta, in quanto con l’avvicinarsi della data prevista i possessori adeguano i propri contratti. Anche i trader in profitto potrebbero decidere di ricevere il pagamento e vendere la criptovaluta.

Opzioni su BTC in scadenza venerdì suddivise per prezzo di esercizio
Opzioni su BTC in scadenza venerdì suddivise per prezzo di esercizio. Fonte: Skew

È risaputo che questi eventi causano ampie fluttuazioni nel valore di Bitcoin. In genere, l’impatto di un contratto sul prezzo di BTC diventa più evidente circa uno o due giorni prima della scadenza.

Quest’anno il trading di derivati crypto è cresciuto a dismisura, mentre sempre più trader e investitori istituzionali cercano un’ulteriore esposizione a Bitcoin. La scorsa settimana, la piattaforma di derivati crypto Deribit ha iniziato a offrire future su Bitcoin con un prezzo di esercizio di 100.000$ con scadenza al 24 settembre 2021. In altre parole, i sostenitori di Bitcoin convinti che la criptovaluta raggiungerà un prezzo a sei cifre possono ora fare questa scommessa nel mercato dei future.

Attualmente, Bitcoin si trova nel vivo di un bull market sostenuto in parte da investitori istituzionali e grandi operazioni over-the-counter. Anche con la prevista volatilità dei future, ci sono buone probabilità che Bitcoin rimarrà ben supportato dalla domanda istituzionale e dall’aumento dei cosiddetti wallet illiquidi, ovvero indirizzi che hanno inviato meno del 25% di tutti i BTC ricevuti. Secondo Chainalysis, il 77% dei 14,8 milioni di BTC minati che non sono andati perduti si trova in wallet illiquidi.