Il prezzo di Bitcoin è sceso sotto i 50.000$ per la prima volta da marzo: nelle ultime 24 ore, BTC ha perso oltre l'11% del proprio valore.

In data 17 aprile, il range dei 60.000$ è stato rifiutato: questo fece crollare il prezzo di Bitcoin di quasi il 20% in una singola ora. Successivamente il mercato si è stabilizzato per diversi giorni a circa 55.000$, per poi subire un'ulteriore contrazione.

Recentemente Scott Minerd, Chief Investment Officer del colosso degli investimenti Guggenheim, ha avvertito che Bitcoin potrebbe tornare a 20.000$: "Credo che potremmo arrivare tra 20.000$ e 30.000$ per Bitcoin, un calo del 50%, ma la cosa interessante di Bitcoin è che abbiamo già visto questo genere di correzioni."

Il movimento al di sotto della soglia psicologica dei 50.000$ ha suscitato reazioni contrastanti su Twitter. Mira Christanto, ricercatrice di Messari, ha evidenziato come il prezzo di BTC si sia contratto soltanto del 23% rispetto al massimo storico della criptovaluta. Una percentuale relativamente modesta se comparata ai tipici pull-back sperimentati durante la bull run del 2017, che hanno prodotto in media perdite del 35%.

Anche Peter Schiff, convinto sostenitore dell'oro e oppositore delle criptovalute, si è affrettato a commentare gli ultimi sviluppi del mercato:

"Ora che Bitcoin è tornato sotto i 50.000$, penso che Anthony Pompliano dovrebbe tweettare ogni volta che il prezzo scende di 1.000$, proprio come faceva quando invece saliva."

Pompliano ha risposto:

"Bitcoin è in positivo del 600% nell'ultimo anno, mentre l'oro soltanto del 3%. Basta tweet finché l'oro non riuscirà a battere l'inflazione, Peter!"

L'utente "Fintwit" si è unito alla discussione, evidenziando come "l'oro è in positivo dello 0% rispetto al 2011."

Anche Ether ha subito una forte contrazione quest'oggi: il prezzo della seconda criptovaluta per market cap è diminuito del 13,3% nelle ultime 24 ore, poco dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico sopra i 2.600$.