Il 3 gennaio 2009, ben dieci anni fa, è stato creato il primissimo blocco della blockchain del Bitcoin (BTC).

Conosciuto in termini più tecnici come "genesis block", il primo blocco di una blockchain ha una caratteristica unica, in quanto, ovviamente, non contiene alcun riferimento a blocchi precedenti ed è sempre inserito direttamente all'interno del software del network, stabilendo tutte le variabili necessarie per creare la blockchain che ne deriva.

Mentre le basi teoriche del Bitcoin sono state gettate con la pubblicazione del white paper il 31 ottobre 2008, il 3 gennaio 2009 venne annuncia la prima implementazione pratica della prima criptovaluta al mondo: la realizzazione di un sistema peer-to-peer crittograficamente sicuro per effettuare transazioni in denaro digitale.

Come indicano i dati dello strumento Bitcoin Block Explorer, il blocco 0, indicato come blocco 1 nelle prime versioni della blockchain, è stato minato il 3 gennaio 2009 alle 19:15 ora italiana, e con esso arrivarono i primi 50 BTC. Oggi, la ricompensa del blocco varrebbe circa 191.350$, ma al momento il suo valore era inestimabile: il primo prezzo del Bitcoin è stato registrato il 17 marzo 2010, sulla vecchia piattaforma di trading bitcoinmarket.com, ed era di soli 0,003$.

L'inventore della criptovaluta, la persona (o le persone) sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ha incorporato nella base del codice esadecimale del genesis block un titolo del Times cifrato risalente al 3 gennaio 2009, che faceva riferimento al piano di salvataggio delle banche del Regno Unito. Una volta decodificato, questo cenno nascosto al contesto economico e politico che ha dato l'impeto all'invenzione della moneta equivale a:

“The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks” [Il Times 03/Gen/2009 Cancelliere sull'orlo del secondo piano di salvataggio per le banche]

Le conseguenze della bancarotta di Lehman Brothers nell'autunno del 2008 erano state il punto di svolta per le turbolenze economiche, la recessione globale e, successivamente, la controversa logica del "è troppo grande per fallire" che ha portato all'intervento statale. In questo contesto, l'innovazione di Nakamoto ha proposto un'alternativa audace al sistema tradizionale: un exchange digitale e un deposito di valore senza intermediari, non controllati dallo stato.

Dieci anni dopo, il mistero che avvolge l'inventore del Bitcoin rimane impenetrabile. Sia coloro all'interno che all'esterno della comunità cripto iniziarono a tentare di determinare l'identità di Nakamoto già nell'ottobre del 2011, pochi mesi dopo che la misteriosa figura sparì dal web.

Al momento della stesura di questo articolo, il valore del Bitcoin si aggira sui 3.831$: il 127.699.900% in più rispetto al valore che aveva nella prima transazione registrata.