La fornitura attiva di Bitcoin (BTC) ha toccato il valore più basso degli ultimi 19 mesi, pari a poco più di un milione di Bitcoin. Questo potrebbe segnalare un potenziale forte incremento di prezzo se lo scenario si evolve in linea con le conclusioni di un report pubblicato all’inizio del mese dall’asset manager Stack Funds.
Fornitura attiva di Bitcoin. Fonte: Glassnode
In linea con la bull run del 2017
Qualche mese fa, la fornitura attiva ha registrato un forte aumento del 16% in meno di tre settimane, raggiungendo poco più di 1,3 milioni di Bitcoin. Osservando la media mobile a 90 giorni sugli ultimi tre anni, questo pattern di forte aumento seguito da una correzione quasi uguale è stato visto già due volte, entrambe poco prima di un grande incremento del prezzo.
Fornitura attiva a 90 giorni di Bitcoin. Fonte: Stack Funds
La riduzione della fornitura attiva dimostra che più utenti stanno tenendo stretti i propri Bitcoin invece di usarli nel trading.
Gli indirizzi attivi mostrano lo stesso pattern
Poche settimane fa, gli indirizzi attivi di Bitcoin sono aumentati nettamente, raggiungendo un massimo inviolato da un anno prima della correzione estesa sulle ultime due settimane. Di nuovo, troviamo questo pattern immediatamente prima della bull run del 2017 e del forte aumento del prezzo nel Q1 2019.
Indirizzi attivi Bitcoin. Fonte: Glassnode
I miner costituiscono una grande porzione di chi conserva Bitcoin
Una statistica relativamente nuova di Glassnode analizza il volume di flusso netto dei miner di Bitcoin — la quantità di Bitcoin che arriva negli indirizzi dei miner meno la quantità di Bitcoin che esce dagli stessi — e indica che i miner rappresentano una forte percentuale di chi conserva Bitcoin, con un flusso quasi interamente positiva dall’inizio dell’anno.
Volume di flusso netto dei miner di Bitcoin. Fonte: Glassnode