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Sam BourgiSam Bourgi

Bitwise liquida XRP, prezzo della criptovaluta in caduta libera

Bitwise ha liquidato le sue posizioni in XRP, dopo la denuncia della SEC contro Ripple: il prezzo della criptovaluta si è dimezzato in una settimana

Bitwise liquida XRP, prezzo della criptovaluta in caduta libera
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Bitwise Asset Management, uno dei più importanti gestori di fondi crypto al mondo, non supporterà più XRP a causa del conflitto fra Ripple e SEC.

In un comunicato stampa ufficiale, Bitwise ha annunciato che la sua posizione in XRP è stata liquidata perché il fondo "non investe in asset che potrebbero essere considerati security ai sensi delle leggi federali o statali sui titoli azionari."

"La decisione di Bitwise di liquidare la sua posizione in XRP è stata presa dopo aver esaminato le nuove informazioni pubbliche relative alla denuncia della SEC."

L'indice crypto di Bitwise è stato lanciato nel 2017, per offrire agli investitori istituzionali un'esposizione agli asset digitali. A ottobre di quest'anno, gli Assets Under Management della compagnia hanno superato i 100 milioni di dollari, grazie a un grande afflusso di consulenti, famiglie e hedge fund.

Nel frattempo il prezzo di XRP continua a diminuire, dopo che la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha fatto causa a Ripple per aver condotto "un'offerta di titoli digitali non registrata e ancora in corso" da 1,3 miliardi di dollari. Al momento della stesura XRP si trova a circa 0,274$, in negativo di oltre il 50% rispetto a sette giorni fa.

La SEC sostiene che:

"Dal 2013 a oggi, gli imputati hanno venduto oltre 14,6 miliardi di unità di un titolo digitale chiamato 'XRP', in cambio di contanti o altro, per un valore di oltre 1,38 miliardi di dollari statunitensi (USD), al fine di finanziare le operazioni di Ripple e arricchire Larsen e Garlinghouse."

Bitwise non è l'unica organizzazione ad aver abbandonato XRP. Anche exchange minori, come OSL, Beaxy e CrossTower, hanno interrotto il trading di XRP o totalmente rimosso la criptovaluta.

Nel frattempo Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, ha esortato investitori e dipendenti a non preoccuparsi della causa in corso, ammettendo tuttavia che la battaglia legale potrebbe andare per le lunghe. Comunque sia, soltanto il 5% dei clienti di Ripple si trova negli Stati Uniti: un ban nel Paese non rappresenterebbe una grossa perdita per la compagnia.