Il giorno di Natale, i prolifici utenti della DeFi hanno trovato una sorpresa sotto l’albero grazie a un unicorno che assomiglia molto a Kurt Russell: l’exchange decentralizzato 1inch ha lanciato il suo governance token e utility token 1INCH, che ha raggiunto un prezzo massimo di 2,80$ poco dopo la distribuzione.

Rievocando l’emissione del token di Uniswap quest’estate, un evento che molti hanno paragonato a un “assegno di sussidio DeFi,” il token è stato distribuito attraverso un “airdrop” ai wallet che hanno usato la piattaforma per fare trading o hanno fornito liquidità in passato. L’utente medio ha ricevuto circa 1.600 token, e un trader fortunato ha persino incassato oltre 20 milioni di dollari!

Tuttavia, almeno un trader è uscito dal giveaway festivo a mani vuote: l’utente di Twitter @timoharings, il cui piano per ottenere 1,8 milioni di dollari in token non è riuscito per poco a soddisfare i parametri di distribuzione.

In un tweet virale, Harings ha raccontato come ha creato 500 wallet MetaMask realizzando una singola operazione su ciascuno per qualificarli all’airdrop. Tuttavia, nessuno di questi ha ricevuto i token in quanto non ha superato la soglia minima necessaria per l’importo delle transazioni:

“I miei ~500 wallet MetaMask, con cui ho fatto operazioni su 1inch in preparazione dopo l’airdrop di UNI, alla fine non hanno ricevuto nessun airdrop perché ogni operazione ammontava a 17$, 3$ in meno rispetto alla soglia. Avrei guadagnato 1,8 milioni di dollari. Come premio di consolazione, oggi ho vinto a Catan con la mia famiglia.”

Harings, un ventitreenne tedesco che dal 2018 fa trading a tempo pieno, ha spiegato in un’intervista a Cointelegraph che il processo di pianificazione è stato impegnativo. Ha studiato a fondo la formulazione degli articoli di 1inch per elaborare la sua strategia, decidendo infine di finanziare ciascuno dei 500 wallet con criptovalute per un valore di 30$.

Non essendo un programmatore, stavo cercando dei metodi semplici per automatizzare il processo ma alla fine l’ho fatto manualmente. Quando ho iniziato, a ottobre, credevo di avere i minuti contati in quanto lo snapshot sarebbe potuto avvenire da un giorno all’altro,” ha raccontato Harings. “La distribuzione dei fondi e le operazioni sono state effettuate letteralmente a mano su diversi computer in quanto per qualche motivo MetaMask non riusciva a gestire più di 100 wallet.

Alla fine Harings ha speso 8.000$ in gas per le operazioni, prevedendo un rendimento minimo pari a 250.000$: se i suoi wallet si fossero qualificati, avrebbe ricevuto ben 1,8 milioni di dollari. Comunque sia, non è stata una perdita: uno dei suoi trading wallet “principali” ha ricevuto oltre 1.800 token, che hanno coperto i costi dello "stratagemma".

Harings ammette che lasciarsi sfuggire quasi 2 milioni di dollari “non è piacevole,” ma rimane di buon umore:

“Una parte di me è fiera dell’idea, dell’impegno dedicato e di come ho 'risolto' il problema. Se fosse avvenuto nel 2016/17 sarebbe stato molto più devastante a livello emotivo, ma ora nel 2020, dopo tutto quello che è successo, è tollerabile.”

Inoltre, l’esperienza gli ha fornito una sudata saggezza, oltre a una visione ottimistica del suo futuro potenziale di guadagno.

Ho imparato a non esultare prima di aver tagliato il traguardo,” ha commentato. “Abbiamo tutti un bel po’ di tempo per farcela e a mio avviso nei prossimi 12-18 mesi ci aspetta una corsa sfrenata. Nessuno ha ancora perso 'quella' opportunità.