Il regolatore finanziario e la banca centrale di Singapore assicurano che saranno "brutali e inesorabilmente duri" nei confronti di qualsiasi "comportamento scorretto" nel settore delle criptovalute.

Le dichiarazioni provengono dal responsabile fintech della Monetary Authority of Singapore (MAS), Sopnendu Mohanty, che in un'intervista avrebbe appunto riferito che "se qualcuno ha tenuto un comportamento scorretto, saremo brutali e inesorabilmente duri".

Ha inoltre risposto alla retorica di alcuni operatori del mercato delle criptovalute, i quali avrebbero criticato l'autorità di regolamentazione di non essere abbastanza confidente nei confronti delle criptovalute, mettendo invece in dubbio la legittimità del mercato:

"Siamo stati additati da molte società crypto per non essere fiduciosi, la mia risposta è stata: Per cosa? Fiduciosi per un'economia reale o irreale?".

Il capo del settore fintech ritiene che il mondo si sia "perso tra le valute private" e che ciò sia la causa delle turbolenze del mercato in generale. Mohanty ha aggiunto che la città-stato ha adottato un processo di due diligence "estremamente draconiano" e "dolorosamente lento" per la concessione di licenze alle imprese crypto, in risposta all'atteggiamento conservatore del regolatore nei confronti delle settore.

Singapore ha introdotto la concessione di licenze per le società di criptovalute a gennaio 2020, adottando un approccio severo. A dicembre 2021 Cointelegraph ha riferito che la MAS ha negato oltre 100 licenze da parte di altrettante società.

A gennaio, ai provider di criptovalute è stato vietato di pubblicizzare i propri servizi in aree pubbliche, come i mezzi di trasporto pubblici, estendendo il divieto sui siti web pubblici, stampa, trasmissioni e social media.

La MAS è inoltre interessata ad estendere la sua capacità di controllare anche le crypto società. Ad aprile, il regolatore ha approvato nuovi requisiti per le imprese intenzionate ad ottenere una licenza, richiedendo requisiti antiriciclaggio (AML) e di lotta al finanziamento del terrorismo nel caso in cui vogliano fornire servizi al di fuori del paese.

Sono molte le imprese di criptovalute avviate a Singapore, sia per la tassazione favorevole che per la percezione che la città-stato fosse una tra le più crypto-friendly, ma l'inasprimento normativo suggerisce che la situazione stia cambiando, probabilmente dettata dallo sviluppo della nuova valuta digitale emessa dalla banca centrale (CBDC).

Martedì scorso, il provider di sistemi di pagamento Mojaloop Foundation ha aperto un CBDC Center of Excellence (COE) a Singapore, che prevede MAS nel suo gruppo di lavoro e Mohanty come board adviser.

Con l'avvio del COE, Mohanty ritiene che una criptovaluta alternativa sostenuta dallo Stato possa essere lanciata entro tre anni.

Il COE mira a ridurre i costi e le inefficienze delle piattaforme di pagamento e dei pagamenti transfrontalieri. Mohanty ha dichiarato di aver accolto la decisione come un "passo avanti verso il futuro dei servizi finanziari".