Questa settimana la quantità di BTC bloccati all’interno di progetti della finanza decentralizzata è aumentata di oltre il 30%, nonostante le flessioni dei prezzi di Bitcoin (BTC) e Ether (ETH).

Il valore totale bloccato in USD (Total Value Locked, TVL) può salire e scendere seguendo i mercati, anche in assenza di cambiamenti nel numero di token bloccati. Nell’ultima settimana, il TVL è caduto dal suo massimo storico di 9,6 miliardi di dollari, segnato il 2 settembre, per toccare i 6,1 miliardi del 10 settembre, prima di tornare a 7,8 miliardi di dollari.

Secondo la piattaforma di monitoraggio DefiPulse, la quantità di BTC bloccati è passata dai 67.038 BTC (694 milioni di dollari) del 2 settembre all’attuale massimo storico di 87.752 BTC (904 milioni di dollari), segnando un aumento del 30,9%. Si tratta di una crescita equivalente a 20 volte la quantità di BTC bloccati nel Lightning Network.

Oltre il 50% (51.295 BTC) dei Bitcoin bloccati si trovano su Ethereum in WBTC, che rappresenta il 63% della crescita in BTC dal 2 settembre, bloccando 13.000 WBTC sul network.

RenVM, un altro protocollo che consente agli utenti di tokenizzare BTC su Ethereum, conta 17.630 BTC bloccati, cifra aumentata di oltre 2.500 BTC dall’inizio del mese.

Al contrario, il Lightning Network di Bitcoin ammonta a solo l’1,2% (1.061 BTC) dei BTC totali bloccati nella DeFi. Dall’inizio di settembre ad oggi, la quantità di BTC bloccata all’interno del Lightning Network è aumentata solo di 4 BTC, o meno dello 0,02% della crescita totale.

I 198 BTC aggiunti al Lightning Network dall’inizio dell’anno rappresentano una crescita del 23% e non reggono il confronto dei 50.000 BTC aggiunti quest’anno da WBTC, segnando una crescita superiore all’8600%.

Nonostante la rimozione di 600.000 Ether dai protocolli della DeFi, Bitcoin è ancora ben distante al secondo posto. Rappresenta meno della metà dei 2 miliardi di dollari attribuiti ai 5,6 milioni di ETH bloccati. In totale, quasi il 5% dell’offerta monetaria di Ethereum è ora bloccata nella DeFi.