Bullish, una piattaforma di asset digitali e provider di infrastrutture che ha debuttato alla Borsa di New York il mese scorso, si è assicurata l'approvazione normativa necessaria ad espandere le proprie operazioni negli Stati Uniti, il che costituisce una pietra miliare fondamentale in un momento in cui gli exchange tentano di trovare un punto d'appoggio più solido in uno dei mercati più scrutinati del mercato crypto.
Mercoledì Bullish ha annunciato la concessione, da parte del Dipartimento dei Servizi Finanziari dello Stato di New York (NYDFS), sia della BitLicense che della Money Transmission License alla sua divisione statunitense, Bullish US Operations LLC.
Le autorizzazioni consentono alla società di offrire ai clienti istituzionali servizi di negoziazione spot e custodia di criptovalute a New York.
Bullish, nota soprattutto come piattaforma di asset digitali focalizzata sul settore istituzionale, si è espansa nel settore dei media dedicati alle criptovalute nel 2023 con l'acquisizione di CoinDesk. La società sta ora cavalcando l'onda del successo dopo il debutto pubblico di alto profilo del mese scorso, superando brevemente una valutazione di 13 miliardi di dollari grazie all'impennata delle azioni durante il giorno di apertura.
Bullish ha fissato il prezzo della sua offerta pubblica iniziale (IPO) a 37 dollari per azione, raggiungendo un picco di 118$, stando a Yahoo Finance. Attualmente viene scambiata a circa 54$, con una capitalizzazione di mercato di circa 7,5 miliardi di dollari.
BitLicense e le sue controversie
La BitLicense è spesso considerata uno degli ostacoli normativi più impegnativi per le società crypto, dal momento che richiede un lungo processo di revisione e, dalla sua introduzione nel 2015, è stata concessa solo a un numero limitato di aziende. È stata criticata dal settore perché troppo costosa e limitante per la competitività dello Stato di New York.
Dall'introduzione del regime, solo poche decine di aziende hanno ottenuto una BitLicense. Tra i recenti beneficiari figurano la società di pagamenti MoonPay e una filiale della banca crypto Anchorage Digital.
Accogliendo le richieste del settore, il sindaco di New York Eric Adams ha suggerito che lo Stato dovrebbe riconsiderare il suo programma BitLicense.
“Sbarazziamoci della licenza e consentiamo il libero flusso di Bitcoin nella nostra città”, dichiarò Adams alla conferenza Bitcoin 2025 tenutasi a maggio.
Sebbene la fee di iscrizione per la BitLicense sia di 5.000$, “il costo effettivo per ottenere una BitLicense è significativamente più alto”, sottolineano Brian H. Montgomery, socio dello studio legale Pillsbury Law, e Johnna Purcell, sua collaboratrice.
“Le aziende spesso spendono molto di più per preparare la domanda di BitLicense e sono anche soggette a requisiti patrimoniali stabiliti dal NYDFS”, concludono.