Caitlin Long, CEO di Avanti Bank e Trust, ha risposto a un articolo recentemente pubblicato sul New York Times, nel quale si afferma che le criptovalute e la finanza decentralizzata stanno "sconvolgendo il settore bancario" tanto velocemente che i regolatori non riescono a stare al passo.

Sconvolgere la finanza tradizionale è esattamente l'obiettivo finale di criptovalute e DeFi, ma il pezzo intitolato "Il rapido ingresso delle criptovalute nel settore bancario provoca preoccupazione a Washington", pubblicato in data 5 settembre, presenta svariate imprecisioni e omissioni secondo Long.

L'argomentazione principale dell'articolo, che prende come esempio la startup DeFi BlockFi, è che i derivati crypto e i prodotti ad alta leva finanziaria sono diventati un incubo per i regolatori, che si stanno ora affrettando a imporre delle regole. La speculazione ad alto rischio rende gli investitori vulnerabili a gravi perdite, afferma il NYT.

Ma Long ha affermato che il problema è molto più complesso di quel che sembra, sostenendo che "forze anti-crypto" cercano costantemente di mettere il settore in cattiva luce:

"Il pezzo del New York Times su criptovalute e settore bancario merita una risposta ponderata. Il problema non è tutto bianco o nero, le forze anti-crypto cercano di fare di tutta l'erba un fascio: i malintenzionati meritano di essere richiamati, ma l'articolo ignora il fatto che esistono aziende conformi alle normative."

Long ha inoltre criticato il fatto che l'articolo non spiega che esistono già crypto-banche completamente regolamentate, come la sua azienda Avanti con sede nel Wyoming, lanciata nell'ottobre del 2020.

La donna ha dichiarato che la licenza bancaria del Wyoming non consente di effettuare "depositi in criptovalute". Le banche regolamentate possono fornire servizi di custodia per asset digitali, ma non accettare depositi in nulla che non sia denaro fiat:

"L'articolo non coglie un punto fondamentale: c'è una barriera che protegge il sistema di pagamento della Fed dall'esposizione a qualsiasi cosa che non sia USD."

L'articolo sostiene infine che molti intermediari del settore crypto hanno adottato alcuni dei "cattivi comportamenti" della finanza tradizionale, come l'estrema leva finanziaria senza richiedere riserve di capitale. Queste sono giuste critiche, ammette Long, che già in passato aveva messo in guardia sulla leva finanziaria: pochissimi intermediari del settore crypto, ovvero broker e terze parti che operano tra la banca e la blockchain, divulgano informazioni sulle loro riserve.

Ciononostante, conclude Long, le piattaforme DeFi offrono un maggiore livello di trasparenza rispetto a intermediari crypto o banche tradizionali: questa è una delle principali qualità positive della finanza decentralizzata.

Questa settimana, la senatrice statunitense Elizabeth Warren ha definito l'intero settore delle criptovalute "le nuove banche fantasma." Ha espresso particolare preoccupazione per le stablecoin e la loro mancanza di trasparenza riguardo alle riserve.