Come riportato l'8 marzo da Forbes, Jim Newsome, ex presidente dela Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti, ha dichiarato che la presunta "bolla" della criptovaluta non scoppierà presto.
Secondo Newsome, a causa della mancanza di un quadro normativo concreto, gli investitori istituzionali non partecipano ancora ai mercati delle criptovalute. Senza regolamenti chiari e la conseguente iniezione di grosse quantità di denaro, lo scoppio di tale bolla è improbabile.
Ci sono varie opinioni discordanti slla questione, alcuni pensano che la bolla non c'è e non c'è mai stata.
I commenti di Newsome arrivano dal suo nuovo incarico di consigliere per le politiche statunitensi sulle criptovalute. Questa settimana avrebbe dovuto presentare un report insieme all'ex direttore della SEC Paul Atkins, ma secondo Forbes sarebbe stato posposto.
La regolamentazione degli asset cripto e delle pratiche commerciali rimane una preoccupazione centrale anche per gli attuali presidenti delle due agenzie nazionali. Il 6 febbraio, durante una conferenza, Christopher Giancarlo della CFTC e Jay Clayton della SEC si sono dichiarati contrari a regole troppo stringenti, decidendo di tenere comunque d'occhio i prodotti e i servizi emergenti per essere sicuri della loro conformità alle normative statunitensi esistenti.
Dopo la riunione, i mercati hanno reagito calorosamente alle dichiarazioni dei due presidenti.
Ulteriori aggiornamenti e dettagli su normative internazionali per le criptovalute potrebbero presto emergere durante il Summit del G20 che si terrà a fine mese.