Secondo un recente studio del MIT, i chatbot di intelligenza artificiale come ChatGPT potrebbero ridurre le nostre capacità cognitive.

I ricercatori del Media Lab del Massachusetts Institute of Technology hanno coinvolto 54 partecipanti in un esperimento, chiedendo loro di scrivere dei testi in tre diverse sessioni, utilizzando tre metodi alternativi: ChatGPT, motori di ricerca, o soltanto il proprio cervello.

In una quarta sessione, il gruppo che aveva usato ChatGPT è stato invitato a fare a meno dell’AI, mentre a chi aveva lavorato senza assistenza è stato chiesto di utilizzare il Large Language Models.

I risultati sono stati sorprendenti: gli utenti che hanno fatto uso di intelligenza artificiale hanno mostrato una memoria significativamente più debole. Oltre l’83% di chi aveva utilizzato ChatGPT non è riuscito a ricordare parti dei testi scritti pochi minuti prima.

Oltre l'80% degli utilizzatori di LLM ha avuto difficoltà a citare cosa avevano scritto. Fonte: MIT

Alex Vacca, co-founder di ColdIQ, ha definito i dati "allarmanti", sottolineando che l’AI non ci sta rendendo più produttivi ma "semplicemente più incapaci a livello cognitivo":

"Scrivi qualcosa, premi salva, e il cervello lo dimentica all’istante, perché è stato ChatGPT a pensare al posto tuo."

Secondo i ricercatori, la connettività cerebrale diminuisce in modo proporzionale al supporto esterno utilizzato:

"Il gruppo che ha lavorato senza aiuti ha mostrato le reti neurali più attive ed estese, quello che ha fatto uso dei motori di ricerca un’attivazione intermedia, mentre chi ha utilizzato gli LLM ha dimostrato il minor coinvolgimento cognitivo."

Un accumulo di "debito cognitivo"

I ricercatori hanno utilizzato l'elettroencefalografia per registrare l’attività cerebrale dei partecipanti durante i vari compiti, valutandone il coinvolgimento cognitivo e il carico mentale.

Dai risultati è emerso che un'eccessiva dipendenza da sistemi esterni, come gli LLM, potrebbe portare a un accumulo di "debito cognitivo", poiché questi strumenti tendono a sostituire i processi mentali necessari per il pensiero autonomo:

"Il debito cognitivo alleggerisce lo sforzo mentale sul breve periodo, ma ha gravi conseguenze a lungo termine: riduce la capacità di pensiero critico, aumenta la vulnerabilità alla manipolazione e limita la creatività."

Analisi dell'attività cerebrale dei vari gruppi. Fonte: MIT

Lo studio, ancora in attesa di peer review, suggerisce che l'uso dell'AI potrebbe compromettere l'apprendimento, soprattutto tra i più giovani:

"La nostra ricerca evidenzia un problema urgente: il possibile declino delle capacità cognitive. Servono ulteriori approfondimenti."

Secondo i ricercatori, sono necessari studi longitudinali per valutare l'impatto a lungo termine dei chatbot sul cervello umano.