Come recentemente riportato Citi Ventures, divisione venture capital di Citigroup, avrebbe investito in BVNK, società con sede a Londra specializzata in infrastrutture stablecoin volte a realizzare sistemi di pagamento globali per asset digitali.
BVNK non si è espressa in merito all'entità dell'investimento di Citi o alla sua attuale valutazione. Tuttavia, il cofondatore Chris Harmse riferisce alla CNBC che la valutazione attuale supera i 750 milioni di dollari riportati nell'ultimo round di finanziamento. La società era già sostenuta da importanti investitori, tra cui Coinbase e Tiger Global.
“Si sta assistendo ad un'esplosione di domanda per la realizzazione di infrastrutture basate su stablecoin”, spiega Harmse alla CNBC.
A suo avviso, il maggior entusiasmo per BVNK proviene dagli Stati Uniti, il mercato in più rapida crescita negli ultimi 18 mesi, in virtù della maggiore chiarezza normativa. La recente approvazione del GENIUS Act, progetto di legge statunitense finalizzato a fornire una supervisione più chiara delle stablecoin, contribuisce a rafforzare la fiducia delle istituzioni.
Banche di Wall Street raddoppiano la posta sulle stablecoin
La svolta si colloca in un contesto caratterizzato dalla crescente adozione da parte di Wall Street della finanza basata su blockchain e dal crescente utilizzo delle stablecoin nei sistemi di pagamento globali.
“Le banche statunitensi delle dimensioni di Citi, grazie al GENIUS Act, stanno investendo nelle aziende leader del settore per assicurarsi di essere in prima linea in questo cambiamento tecnologico nei pagamenti”, afferma Harmse.
Come è noto, quest'anno Citi ha manifestato ambizioni sempre più elevate nel settore degli asset digitali. A luglio, l'amministratore delegato Jane Fraser ha annunciato la possibilità di emettere una propria stablecoin e di offrire servizi di custodia per le criptovalute.
Citi è ottimista sulle stablecoin. A settembre, la banca ha rivisto al rialzo le sue previsioni sul mercato di queste monete, stimando che il settore potrebbe raggiungere i 4.000 miliardi di dollari entro il 2030, citando la rapida diffusione registrata negli ultimi sei mesi. La banca ha fissato uno scenario base di 1.900 miliardi di dollari e ottimistico di 4.000 miliardi, in aumento rispetto alle stime precedenti di 1.600 miliardi e 3.700 miliardi.
A maggio, Visa ha investito una somma non divulgata in BVNK attraverso la sua divisione Visa Ventures. Tale investimento risale alla chiusura da parte della società di infrastrutture per stablecoin di un round di finanziamento di serie B da 50 milioni di dollari guidato da Haun Ventures lo scorso anno.
Cointelegraph ha contattato Citi per un commento, ma senza ricevere alcuna risposta al momento della pubblicazione.
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Banca d'Inghilterra ridurrà i limiti di detenzione di stablecoin
Secondo quanto riferito, la Banca d'Inghilterra starebbe riconsiderando i limiti proposti sulle partecipazioni aziendali in stablecoin a seguito della forte opposizione del settore e delle crescenti pressioni per rimanere competitivi con gli Stati Uniti.
Inizialmente, la BoE propose un limite massimo di 20.000 sterline (circa 27.000 dollari) per i privati e di 10 milioni di sterline per le aziende, al fine di mitigare i rischi sistemici derivanti dall'uso diffuso di stablecoin come USDt (USDT) e USDC (USDC). Tuttavia, la banca centrale sta attualmente soppesando la possibilità di concedere delle esenzioni alle società crypto che richiedono riserve di stablecoin più ampie per motivi di trading e liquidità.