Durante il mese di novembre, la società di mining di Bitcoin CleanSpark (CLSK) ha mantenuto livelli di produzione elevati, segnalando un aumento dei ricavi nonostante il contesto difficile per i miner e il mercato degli asset digitali in generale.

Mercoledì la società ha comunicato di aver minato 587 Bitcoin (BTC) nel corso del mese, registrando un aumento dell'11% rispetto a ottobre.

CleanSpark ha inoltre ampliato la propria capacità energetica contrattuale di circa l'11% fino a superare 1,4 gigawatt, un parametro chiave dell'energia elettrica che la società si è assicurata per sostenere le future operazioni di mining. Una maggiore impronta energetica consente alla società di impiegare più attrezzature di mining e di aumentare la produzione nel tempo.

Il CEO Matt Schultz ha inoltre ribadito l'offerta di obbligazioni convertibili zero coupon da 1,15 miliardi di dollari della società, che ha fornito un finanziamento a lungo termine senza costi di interesse. I proventi sono destinati a rafforzare il bilancio di CleanSpark, Inc., a finanziare l'espansione delle infrastrutture e a sostenere un programma di riacquisto di azioni.

L'aggiornamento sulle attività minerarie segue la pubblicazione dei risultati finanziari di CleanSpark per l'anno fiscale 2025, che hanno mostrato un fatturato più che raddoppiato rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 766,3 milioni di dollari.

Fonte: Blockspace

Sotto pressione l'economia dei miner

CleanSpark è impegnata nell'espansione della propria capacità produttiva in un periodo di forte stress finanziario nel settore del mining di Bitcoin. Il mese di novembre si è rivelato particolarmente difficile, con il prezzo dell'asset sceso di oltre il 36% rispetto al massimo storico raggiunto a metà ottobre, erodendo i ricavi e i margini dei miner.

Come riportato da Cointelegraph, a novembre il settore ha attraversato una delle più gravi recessioni economiche, causata dal crollo dei ricavi e dall'elevata volatilità dei prezzi.

I dati di The Miner Mag hanno mostrato un divario crescente in termini di prestazioni tra i miner medi e gli operatori più efficienti, sottolineando come la scala e l'efficienza dei costi siano sempre più cruciali per la sopravvivenza durante le recessioni prolungate.

CleanSpark vanta oltre 13.000 BTC nel proprio bilancio. Fonte: BitcoinTreasuries.NET

Di conseguenza, i titoli legati al settore del mining hanno subito un forte calo. Le azioni di MARA Holdings, Riot Platforms e HIVE Digital Technologies hanno tutte risentito di una notevole pressione.

Sebbene CleanSpark abbia continuato a operare nonostante la crisi, anche le sue azioni hanno registrato un declino superiore al 30% da metà ottobre.