Il popolare exchange statunitense di criptovalute Coinbase ha fondato una nuova entità in Irlanda per espandere i propri servizi di custodia alle istituzioni europee.

Stando ad un annuncio pubblicato quest'oggi da Coinbase, la nuova entità si chiamerà Coinbase Custody International e avrà sede a Dublino. La nuova azienda offrirà gli stessi servizi di Coinbase Custody, e si occuperà anche della gestione di tutte le attività di staking svolte dall'exchange.

Coinbase Custody ha iniziato ad offrire servizi di staking per alcune criptovalute selezionate a marzo dello scorso anno, e ha poi ampliato tale servizio a livello internazionale a novembre.

Un'operazione completamente localizzata

Coinbase Custody offre già i propri servizi in Europa sin dal 2018, ma soltanto ai clienti residenti nel Regno Unito, Svizzera, Germania, Finlandia e Paesi Bassi. La nuova entità amplierà la portata dell'azienda anche al resto del Vecchio Continente e in modo completamente localizzato.

Nell'annuncio viene spiegato infatti che per questo progetto è stato assunto nuovo personale localizzato, sono stati stretti nuovi accordi e in generale l'azienda osserverà in maniera più chiara le leggi dell'Unione Europea:

"L'Europa è il nostro segmento geografico in più rapida crescita, e il nostro lancio a livello internazionale è il risultato diretto della domanda dei clienti.

Offrendo i nostri servizi a partire dalla stessa regione dei clienti, il nostro obiettivo è offrire loro maggiore chiarezza legale e normativa."

Nel corso dei prossimi mesi, Coinbase implementerà il supporto per ulteriori criptovalute e aggiungerà nuove funzioni al proprio servizio di custodia internazionale.

Domanda in continua crescita per i servizi di custodia

Mentre le criptovalute rafforzano la propria posizione come nuova classe di asset, la domanda per servizi di custodia sicuri e regolamentati continua ad aumentare.

Rohan Barde, Responsabile della ricerca e dell'innovazione presso Blockchain Zoo, ha spiegato che i servizi di custodia sono necessari per attirare nel settore gli investitori istituzionali, solitamente molto avversi ai rischi.