L'exchange statunitense Coinbase Pro ha annunciato che, a partire da oggi, i clienti non potranno più utilizzare le funzioni di margin trading della piattaforma.

Paul Grewal, Chief Legal Officer di Coinbase, ha dichiarato che a partire dalle 11:00 CET del 25 novembre non sarà più possibile aprire nuovi margin trade. Il prodotto verrà completamente rimosso a dicembre, "una volta che tutte le posizioni a margine già esistenti saranno scadute."

Grewal ha così spiegato i motivi di tale scelta:

"Riteniamo che siano necessarie norme chiare e di buon senso per i prodotti di prestito a margine, per proteggere i clienti statunitensi e fornire loro maggiore tranquillità.

Lavoreremo a stretto contatto con le autorità di regolamentazione per raggiungere tale obiettivo."

Il margin trading è stato rimosso in risposta a "nuove linee guida da parte della Commodity Futures Trading Commission": a marzo la CFTC ha chiarito la propria posizione sulla "consegna effettiva" di asset, includendo anche criptovalute acquistate utilizzando trading con leva finanziaria. La CFTC ha stabilito un limite di 28 giorni per la consegna fisica: al termine di tale periodo, gli acquirenti potranno liberamente utilizzare gli asset così ottenuti.

Nei mercati future tradizionali, gli utenti scommettono sul valore futuro di un determinato asset. Se detengono quei future fino al termine del contratto, l'asset in questione viene consegnato loro fisicamente. Tuttavia, le linee guida CFTC chiariscono che per gli asset digitali le parti che vendono token e agevolano il trade (come Coinbase) non avrebbero alcun controllo sulle criptovalute utilizzate per il margin trading, una volta consegnate al cliente.

Non è chiaro quale impatto questa decisione avrà sui mercati, ma secondo alcuni esperti potrebbe rallentare la crescita dei prezzi:

"A causa delle nuove linee guida della CFTC, Coinbase Pro sta rimuovendo il margin trading.

Si tratta di un duro colpo per le criptovalute negli Stati Uniti, probabilmente avrà un impatto sui prezzi perché rimuoverà parecchi soldi dal mercato.

Mi chiedo quanto ci vorrà prima che anche gli altri exchange statunitensi saranno costretti a conformarsi."