Come riportato da Bloomberg in data odierna, Coinbase avrebbe inviato una lettera all'Office of the Comptroller of the Currency (OCC), al Federal Reserve Board of Governors e alla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), nella quale si richiede di far chiarezza sullo status dei servizi bancari rivolti alle criptovalute.
Nella lettera, Coinbase avrebbe invitato l'OCC a revocare una lettera interpretativa che “impone un processo di applicazione de facto per le nuove attività bancarie” e che impedisce alle banche di entrare nel mercato degli asset crypto.
Il crypto exchange statunitense ha inoltre sollecitato la Fed e la FDIC a confermare che le banche con sede nello Stato sono autorizzate a fornire ed esternalizzare la custodia e l'esecuzione di criptovalute.
Coinbase richiede alle autorità di regolamentazione bancaria di confermare la disponibilità delle banche ad accogliere le crypto
Stando a Bloomberg, una lettera distinta redatta da tre studi legali incaricati da Coinbase afferma che le attuali leggi federali autorizzano già le banche a fornire servizi crypto ed a lavorare con provider di servizi di terze parti come Coinbase.
Secondo quanto riferito da Coinbase, le autorità di regolamentazione bancaria devono comunque confermare la validità della legge. Gli studi legali autori delle lettere a sostegno di Coinbase sono Arnold and Porter Kaye Scholer, Cleary Gottlieb Steen and Hamilton e Wilmer Cutler Pickering Hale and Dorr.
“È importante che le autorità di regolamentazione chiariscano che le banche possono collaborare con fornitori terzi nel fornire servizi di trading ed exchange ai loro clienti”, sostiene Faryar Shirzad, chief policy officer di Coinbase.
Battaglia legale di Coinbase con la FDIC: Community in attesa di cambiamenti con Trump
Il ruolo delle banche statunitensi nel servire l'industria crypto è stato oggetto di controversie.
Sebbene banche come BNY Mellon stiano portando avanti piani per fornire servizi di custodia delle criptovalute, secondo alcuni rapporti la FDIC avrebbe contattato diverse banche statunitensi chiedendo loro di sospendere attività analoghe.
A giugno 2024, Coinbase ha intentato causa alla US Securities and Exchange Commission e alla FDIC, sostenendo che le agenzie abbiano intrapreso un “tentativo coordinato di tagliare fuori le imprese di asset digitali dai servizi bancari essenziali”.
Fonte: Paul Grewal
Nell'ambito della battaglia legale in corso, il responsabile legale di Coinbase, Paul Grewal, ha ribadito le accuse a gennaio 2025, sostenendo che la FDIC abbia deliberatamente omesso alcune “lettere di pausa” relative al settore crypto in una causa per il Freedom of Information Act.
Con l'insediamento del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 20 gennaio, la crypto community è ora in attesa di sviluppi positivi per l'ecosistema statunitense delle criptovalute.
Coinbase, che ha intensificato i legami con l'amministrazione Trump, è tra le aziende che considerano la vittoria presidenziale di Trump come un fattore positivo per le crypto e la libertà economica.
La decisione della società di consolidare il supporto bancario per la custodia e la gestione delle crypto sigla una svolta significativa, dal momento che la piattaforma serve per la custodia di molti fondi negoziati di Bitcoin negli Stati Uniti, avviati l'anno scorso.
Traduzione a cura di Walter Rizzo