La Corte Suprema degli Stati Uniti si è occupata di una controversia legale riguardante Coinbase e i suoi utenti, affrontando nello specifico un'importante questione procedurale che riguarda la decisione di un giudice o di un arbitro in merito al regolamento delle controversie.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la questione deriva da accordi contrastanti tra le parti, con un contratto che sostiene l'arbitrato ed un altro che invece sostiene il contenzioso in tribunale.
Coinbase aveva inizialmente applicato clausole arbitrali ai suoi clienti, ma è sorta una complicazione con un accordo di partecipazione a un concorso a premi che indirizzava la risoluzione delle controversie ai tribunali della California. A seguito di accuse di pubblicità ingannevole, i clienti hanno intrapreso un'azione legale attraverso una class action, contestando il consueto processo di arbitrato di Coinbase.
Gli sforzi di Coinbase per promuovere l'arbitrato hanno incontrato l'opposizione dei tribunali di grado inferiore. Un giudice federale della California, sostenuto dalla Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito, ha affermato che il contratto di concorso a premi, che favoriva la risoluzione in tribunale, doveva prevalere. Di conseguenza, la richiesta della società di trasferire la controversia all'arbitrato non è stata accolta.

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Tale reticenza giudiziaria emerge nonostante una recente decisione della Corte Suprema, che si è espressa per 5 a 4 a favore di Coinbase in una vicenda correlata. La Corte ha quindi deciso di sostenere gli sforzi dell'azienda per sospendere le azioni legali dei clienti mentre tentava di spostare le controversie in un arbitrato.
Durante questo contenzioso legale, Coinbase ha mantenuto un atteggiamento proattivo. L'azienda ha ampliato i suoi servizi, introducendo nuove opzioni di trading per i suoi utenti. I clienti al dettaglio idonei possono ora dedicarsi al trading di futures su criptovalute, con contratti di importo più accessibile, corrispondenti ad una frazione del valore di Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH).
La scelta della Corte Suprema di occuparsi di questo caso rappresenta uno sviluppo cruciale per le aziende che utilizzano clausole arbitrali. Inoltre, evidenzia il continuo coinvolgimento della Corte nel definire le distinzioni tra arbitrato e procedimenti legali. La sentenza avrà probabilmente un impatto sulla formulazione e sull'applicazione dei contratti con gli utenti, in particolare nel settore in continua evoluzione del commercio di valute digitali.

Traduzione a cura di Walter Rizzo