La piattaforma di investimenti in criptovalute CoinFLEX è impegnata a portare avanti il suo piano: recuperare 84 milioni di dollari di fondi avviando una procedura di arbitrato a Hong Kong contro il titolare di un conto individuale.

Sabato, i co-fondatori Sudhu Arumugam e Mark Lamb hanno dichiarato che la sentenza consentirà di accedere "a tutti i beni" dell'individuo e che i loro avvocati siano "molto fiduciosi":

"Abbiamo avviato un arbitrato presso l'HKIAC per il recupero di questi 84 milioni di dollari, poiché l'individuo aveva l'obbligo legale di pagare e si è rifiutato di farlo".

Lo studio, tuttavia, ha evidenziato che il processo possa richiedere fino a 12 mesi per ottenere una sentenza.

"Dopodiché, saremo in grado di far valere la sentenza su tutti i suoi beni", ha aggiunto.

Sebbene ultimamente il "grande operatore individuale" non sia stato nominato, Lamb ha precedentemente dichiarato pubblicamente che il cliente inadempiente in questione sia il promotore di Bitcoin Cash (BCH) Roger Ver.

Ver, tuttavia, ha negato di essere in debito con l'azienda. Ha risposto alle voci affermando che una controparte senza nome gli debba "una somma di denaro sostanziale".

Nell'ultimo aggiornamento, Arumugam e Lamb hanno affermato che l'individuo stesse "perdendo tempo", promettendo di ricaricare il suo conto con fondi mai percepiti.

I fondatori hanno aggiunto che la liquidazione delle sue posizioni ha creato uno slippage significativo, che avrebbe ulteriormente aumentato la somma dovuta. Secondo le stime iniziali, la cifra ammonterebbe a 47 milioni di dollari, ma dopo la liquidazione delle sue posizioni in token FLEX (token nativo della piattaforma) l'importo è salito a 84 milioni di dollari.

"Purtroppo, questo cliente non ha rispettato i suoi obblighi in base a questo accordo scritto. I nostri avvocati ritengono di avere un caso molto solido e hanno avviato un'azione legale per recuperare i crediti che ci sono dovuti in base a tale accordo".

I prelievi verranno presto limitati?

In mezzo al caos, dal 23 giugno i prelievi per gli utenti sono stati sospesi. Lamb spera di poterli ripristinare entro l'inizio di luglio.

Arumugam e Lamb hanno dichiarato di avere in programma di creare "liquidità temporanea per i depositanti di CoinFLEX", rendendo inizialmente disponibile per il prelievo il 10% dei loro saldi di conto.

Non è stata fissata alcuna data, ma il direttivo si aspetta che i prelievi ripartano tra una settimana o meno.

CoinFLEX è dunque impegnata su come compensare la carenza di fondi causata dalla whale.

Alla fine di giugno l'azienda ha comunicato che, oltre alla liquidazione dei conti ed alle azioni legali, parte del piano di recupero del fondo prevedeva l'emissione di 47 milioni di token Recovery Value USD (rvUSD), acquistabili a 1 dollaro ciascuno. L'azienda potrebbe anche offrire ad alcuni depositanti la possibilità di convertire i loro depositi in azioni della società.

L'azienda è infine in "stretta discussione" con un grande exchange statunitense anonimo, al fine di avviare una partnership che potrebbe contribuire ad aumentare la redditività di CoinFLEX.

Il prezzo di FLEX è sceso del 71% sabato dopo l'annuncio a 0,27$. Attualmente è scambiato a 0,30$, secondo CoinGecko.