In data odierna il Consiglio d'Europa ha annunciato l'entrata in vigore di linee guida per "l'implementazione responsabile" dell'intelligenza artificiale (AI) nelle prassi giornalistiche.
Il Comitato direttivo intergovernativo sui media e la società dell'informazione (CDMSI) del Consiglio ha adottato le linee guida originariamente pubblicate il 30 novembre, affermando che esse rappresentino un "importante contributo" alla promozione di un settore della comunicazione pubblica basato sullo stato di diritto e rispettoso dei diritti umani.
"Forniscono una guida pratica agli operatori del settore, in particolare alle organizzazioni giornalistiche, ma anche agli Stati, ai provider di tecnologia e alle piattaforme digitali che diffondono le notizie, specificando come i sistemi di IA dovrebbero essere utilizzati per supportare la produzione giornalistica."
Le linee guida riguardano i sistemi di IA in varie fasi della produzione giornalistica, come la decisione iniziale di utilizzare l'IA e le organizzazioni dei media che acquisiscono tali strumenti e li incorporano nella redazione.
L'effetto dell'IA sul pubblico e sulla società è un aspetto importante delle linee guida. Per tale motivo, le linee guida propongono anche l'assunzione di responsabilità da parte dei provider di tecnologia, delle piattaforme e degli Stati membri.
Il Consiglio d'Europa ha sede a Strasburgo, in Francia, e comprende 46 Paesi europei. Il suo scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto.
Nel corso dell'ultimo anno, con l'affermarsi dell'IA tra il pubblico, il giornalismo ha assistito a reazioni contrastanti nei confronti della tecnologia.
Da un lato, l'annuncio da parte di Channel 1 AI del lancio, nel 2024, di un'intera redazione completamente gestita da giornalisti artificiali, finalizzata a presentare notizie selezionate ai telespettatori.
Difatti, è di metà dicembre l'annuncio di Axel Springer, il gigante tedesco dei media, relativo alla collaborazione con OpenAI per integrare ChatGPT nel servizio giornalistico.
D'altro canto, però, le redazioni giornalistiche tradizionali sono alle prese con problemi di copyright e molti hanno affermato che i modelli di IA vengano addestrati illegalmente sui contenuti delle aziende mediatiche. Ne è un esempio recente la causa intentata dal New York Times il 27 dicembre contro OpenAI e Microsoft per l'uso improprio dei suoi contenuti nella formazione dei modelli.
Per recuperare tutti gli avvenimenti sull'IA dell'anno, non dimenticate di consultare la nostra "guida definitiva all'IA del 2023".