Secondo quanto riferito, Binance, il maggiore crypto exchange globale, ha continuato a perdere quote di mercato a causa dei problemi normativi in corso negli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Bloomberg il 5 Ottobre, che ha citato un'analisi di CCData, fornitore di dati sulle criptovalute, a Settembre 2023 la quota di mercato spot di Binance è scesa per il settimo mese consecutivo.
Stando al report, la quota di mercato spot di Binance è scesa dal 38,5% di Agosto al 34,3% di Settembre. A Gennaio 2023, la quota di mercato spot di Binance ha raggiunto il 55,2%.
Oltre al mercato spot, Binance ha perso quote anche in quello dei derivati. Secondo il report, la quota di mercato sui derivati di Binance è scesa dal 53,5% di Agosto al 51,5% di Settembre. A Gennaio, l'exchange dominava con una quota superiore al 62%.
Secondo Jacob Joseph, analista di ricerca di CCData, le sfide normative di Binance negli Stati Uniti non sono l'unica ragione per cui l'exchange ha perso la sua quota di mercato. L'analista ritiene che il calo sia dovuto anche all'interruzione della promozione del trading a zero commissioni per le principali coppie di scambio.
Inoltre, il calo della quota di mercato si è verificato nel momento in cui Binance ha terminato i suoi servizi in alcuni mercati chiave. A Settembre ha annunciato la sua completa uscita dalla Russia, vendendo l'intera attività locale a un CommEx exchange appena lanciato, fondato da entità non rivelate. La Russia era uno dei maggiori mercati per Binance, tanto che i visitatori russi rappresentavano quasi il 7% del traffico della piattaforma.
All'inizio di Settembre Binance ha introdotto delle modifiche alle sue fee di trading, riapplicando una regolare commissione d'acquisto basata sul livello VIP dell'utente. Ad esempio, Binance ha iniziato ad applicare una commissione dello 0,1% sulle operazioni spot e a margine degli utenti regolari.
Secondo il report, il volume di trading spot perso da Binance è stato distribuito tra exchange come HTX (ex Huobi), Bybit e DigiFinex. Gli exchange rivali, come OKX, Bybit e Bitget, avrebbero anche guadagnato quote di mercato nei derivati.
Traduzione a cura di Matteo Carrone