I crypto exchange in Australia hanno cominciato a comunicare sempre più spesso ai propri utenti delle misure preventive per contrastare le truffe. Secondo le società locali, la comunicazione è la chiave per prevenire il rischio di frodi, in quanto in grado di "spezzare la fiducia" tra le vittime e i truffatori.
I dirigenti delle principali crypto società australiane, come Cointree, CoinSpot e Swyftx, hanno partecipato ad un panel della conferenza fintech Intersekt 2023, tenutasi a Melbourne in data odierna, al fine di discutere il tema relativo ai raggiri nel settore.
Nel corso del panel, i dirigenti hanno menzionato una serie di misure adottate dalle piattaforme volte a tutelare i propri utenti, tra cui controlli automatici e manuali antiriciclaggio (AML), indagini, formazione e comunicazione.
Stando a quanto dichiarato da Jedda Stocks-Ramsay, responsabile antiriciclaggio di CoinSpot, l'azienda si è particolarmente concentrata sul "dialogare" con i propri clienti, ritenendolo un metodo realmente efficace.
"Abbiamo riscontrato che parliamo con i nostri clienti almeno una volta nel corso della loro vita o nel corso della loro vita riguardo al loro account", afferma Stocks-Ramsay. Egli ha precisato che discutere di truffe rappresenti il fattore chiave, poiché in grado di configurare un approccio di ingegneria sociale.
Stocks-Ramsay ha dichiarato che CoinSpot sia particolarmente attenta ad assistere i clienti nella comprensione del problema della fiducia che i truffatori tentano di instaurare con le loro vittime. Il dirigente ha ribadito che i truffatori spesso trascorrono ore al telefono con le vittime, mentre una semplice e-mail da parte dell'exchange potrebbe aiutare gli utenti ad evitare tutto questo. Inoltre, ha aggiunto:
"Un modo davvero efficace che abbiamo escogitato per infrangere tale fiducia, o per lo meno per metterla in discussione, è dialogare con la vittima e fornirle un contatto umano, proprio perché è ciò che instaura il truffatore".
Oltre alla comunicazione, la formazione è un'altra componente fondamentale per la protezione degli utenti, sottolinea Jason Titman, dirigente di Swyftx. Egli ha spiegato come spesso la ragione per cui i singoli consumatori tendono a rivelare con l'inganno i propri dati personali e le proprie password ai truffatori sia da ricercare nella carenza di formazione.
"È sempre stato importante perché, trattandosi di una nuova classe di asset, abbiamo istruito i nostri clienti, in particolare su un aspetto molto rilevante e importante", afferma.
I relatori del panel hanno anche illustrato l'importanza di istruire gli utenti al di là del settore delle criptovalute.
Le criptovalute costituiscono "solo un settore all'interno dell'ecosistema delle truffe", dichiara Stocks-Ramsay, precisando che molti altri settori risultano infettati da crypto truffe, tra cui i social media, le banche, le telecomunicazioni e altri ancora.
L'amministratore delegato di Cointree, Jess Renden, si è dichiarato concorde con il dirigente di CoinSpot, sottolineando che le crypto frodi "non dipendono dalle criptovalute". Le crypto società in Australia hanno collaborato attivamente con le autorità di regolamentazione e con le altre aziende, che si tratti di telecomunicazioni o di piattaforme di social media, aggiunge Renden:
"Il nostro settore viene costantemente, diciamo così, tartassato sostenendo che sia colpa nostra e che dipenda da noi. E credo che tutti voi oggi abbiate constatato le misure che adottiamo per tentare di tutelare i clienti".
La notizia giunge pochi mesi dopo che le principali banche australiane avevano argomentato che il 40% delle truffe coinvolge le criptovalute, al fine di difendere le posizioni di alcune banche locali che avevano limitato alcune transazioni in crypto a causa di truffe avvenute a inizio giugno 2023.
Secondo i dati della Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori, nel 2022 i cittadini locali hanno perso circa 150 milioni di dollari da investimenti in cui le criptovalute erano utilizzate come metodo di pagamento. L'importo è aumentato di oltre il 160% rispetto al 2021.
Traduzione a cura di Walter Rizzo