Nell'ultimo resoconto sulla volatilità di SFOX, la prospettiva per il mercato delle criptovalute è stata declassata da "leggermente rialzista" a "incerta". Nonostante gli analisti dell'azienda riconoscano che nell'ultimo mese i prezzi delle monete digitali abbiano ottenuto un notevole incremento, a loro parere non è ancora chiaro se questa crescita sia dovuta o meno ad una forte FOMO (Fear of Missing Out, vale a dire paura di perdere un'occasione irripetibile).

Si tratta di un'opinione condivisa anche da Barry Silbert, fondatore di Digital Currency Group, secondo il quale la recente impennata di Bitcoin (BTC) potrebbe essere legata agli ultimi sviluppi della trade war fra Stati Uniti e Cina.

Il resoconto di SFOX spiega inoltre che l'attacco hacker ai danni di Binance, che ha portato al furto di circa 7.000 BTC, non ha avuto un impatto significativo sul valore della criptovaluta. Al tempo stesso la vendita di 5.000 BTC per 6.200$ su Bitstamp, ben al di sotto del prezzo di mercato, ha causato un "flash crash" in data 17 maggio. SFOX pertanto afferma:

"Il fatto che l'hack di Binance non abbia fatto crollare il prezzo di BTC dimostra che l'infrastruttura dei mercati delle criptovalute è notevolmente migliorata rispetto ai tempi di Mt. Gox . Tuttavia, l'ordine su Bitstamp mostra che il settore deve ancora compiere parecchia strada per quanto riguarda l'impatto che un singolo exchange può avere sull'intera classe di asset."

Nel complesso, lo scorso mese il valore di BTC è aumentato del 57%. Anche le altre cinque criptovalute analizzate da SFOX, come Ethereum (ETH) e Litecoin (LTC), hanno terminato maggio in maniera molto positiva.