I mercati delle criptovalute hanno registrato un brusco rimbalzo dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la sospensione temporanea dei dazi previsti contro Canada e Messico, mentre i negoziati con i due Paesi proseguono.

In una dichiarazione del 3 febbraio su X, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha riferito che, a seguito di una telefonata con Trump, i dazi del 25% saranno sospesi per almeno 30 giorni e che le due nazioni avrebbero collaborato.

Trudeau ha inoltre affermato che il Canada rafforzerà la cooperazione con gli Stati Uniti attraverso l’implementazione di un piano di sicurezza di frontiera da 1,3 miliardi di dollari. Il piano prevede la nomina di un “Fentanyl Czar”, l’inserimento dei cartelli criminali nella lista delle organizzazioni terroristiche, e un rafforzamento del confine con elicotteri e personale aggiuntivo.

United States, Donald Trump

Fonte: Justin Trudeau

Anche i dazi sul Messico sono stati sospesi per un mese. La presidente messicana, Claudia Sheinbaum, ha dichiarato in un comunicato su X che i due Paesi hanno “raggiunto una serie di accordi” e che si impegneranno a rafforzare il confine comune.

"I nostri team inizieranno a lavorare oggi su due fronti: sicurezza e commercio. I dazi saranno sospesi per un mese a partire da ora", ha dichiarato Sheinbaum. Tuttavia, in un’intervista rilasciata il 3 febbraio a Bloomberg TV, Trump ha precisato che Stati Uniti e Messico non hanno ancora raggiunto un accordo definitivo sui dazi, lasciando aperta la possibilità che possano entrare in vigore in futuro.

"L'impatto diretto dei dazi sulle criptovalute è minimo"

Pav Hundal, Lead Market Analyst di Swyftx, ritiene che questi sviluppi possano favorire nuovi massimi storici per il mercato crypto. Secondo Hundal, il sell-off di ieri è stato guidato dall’incertezza e la sospensione dei dazi ha rassicurato gli investitori, alimentando un clima di ottimismo e una ripresa generalizzata degli asset digitali:

"Se l’ombra dei dazi continuerà a svanire – e questo è un grande ‘se’ – tutto ciò che rimarrà saranno notizie positive e dati economici su cui fare leva. In un contesto in cui la minaccia dei dazi è ridotta e il clima politico statunitense resta favorevole, Bitcoin ha buone possibilità di raggiungere rapidamente nuovi massimi storici."

Sean Dawson, Head of Research di Derive.xyz, ha dichiarato a Cointelegraph che, nonostante le tensioni commerciali, la sospensione dei dazi e l’ordine esecutivo di Trump per la creazione di un fondo sovrano potrebbero sostenere la ripresa del settore:

"L’istituzione di un fondo sovrano sotto i dipartimenti del Tesoro e del Commercio potrebbe rappresentare un segnale rialzista per il mercato degli asset digitali, soprattutto considerando che Howard Lutnick, candidato alla carica di Segretario al Commercio, è da tempo un sostenitore del settore crypto."

Anche Chris Chung, fondatore della piattaforma Titan su Solana, ha sottolineato come la reazione del mercato all’annuncio dei dazi sia stata eccessiva, dal momento che “le transazioni digitali non sono soggette a dazi [e] il loro impatto diretto sulle criptovalute è minimo”.

A lungo termine, se i dazi venissero reintrodotti, Chung prevede che potrebbero spingere maggiori capitali verso gli asset digitali, dato che gran parte dell’ecosistema crypto è ancorato al dollaro statunitense:

"Se valute locali come il dollaro canadese dovessero deprezzarsi rispetto al dollaro statunitense, assisteremmo a maggiori afflussi sia nelle stablecoin denominate in USD sia in criptovalute come Bitcoin e altcoin. E se i dazi dovessero generare inflazione, come molti temono, anche gli investitori statunitensi cercherebbero rifugio negli asset digitali."