Lejilex, una startup che opera nel settore delle criptovalute, e la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti hanno depositato in un tribunale federale del Texas una serie di documenti di giudizio sommario, inasprendo la loro battaglia legale sulla classificazione degli asset digitali.
Lejilex, che fa parte della Crypto Freedom Alliance of Texas, ha dichiarato nel suo dossier del 3 ottobre che intende agevolare le transazioni di crypto, non vendere titoli, e ha accusato la SEC di aver oltrepassato il suo potere normativo.

“Il fatto che la SEC ritenga che gli asset digitali siano differenti non è una giustificazione per la sua enorme appropriazione di territorio a livello normativo”. 

L'azienda texana è stata fondata lo scorso anno e prevede di lanciare un crypto exchange entro fine 2024. L'azienda richiede una sentenza preventiva che stabilisca che la sua attività non violerà le leggi sui titoli.

Lejilex sostiene che la SEC voglia qualificare le cessioni di asset come transazioni di titoli e che si sia aggrappata all'idea che nulla debba limitare tale “espansione trasformativa del suo potere normativo”.

Tuttavia, la SEC sostiene che l'azione legale tenti di far dichiarare alla corte che le criptovalute non potranno mai essere considerate titoli.

La SEC ha inoltre sollevato la questione della legittimazione ad agire, sostenendo che Lejilex non abbia avuto alcuna azione esecutiva da parte dell'agenzia nei suoi confronti.

A febbraio, Lejilex ha presentato una richiesta al tribunale affinché stabilisca che la quotazione di token preesistenti non violi le leggi sui titoli. “Avremmo voluto lanciare la nostra attività invece di intentare una causa, ma siamo qui”, ha dichiarato a Reuters il cofondatore Mike Wawszczak.

In un post odierno, il responsabile legale di Coinbase, Paul Grewal, ha commentato i documenti, sostenendo che le argomentazioni della SEC sul fatto che “la transazione di un asset digitale sia una transazione di titoli non è determinata dalla natura dell'asset” siano incoerenti.

“È rilevante perché hanno sostenuto l'esatto contrario con il giudice Failla nel nostro caso”, afferma. Lo scorso anno la SEC ha citato in giudizio Coinbase, sostenendo che abbia venduto titoli non registrati, accusa che l'exchange nega.

SEC

Fonte: Paul Grewal

”Si tratta del nostro governo che agisce in nome di tutti noi. Non si dovrebbe tollerare che un giudice affermi una cosa ed un altro l'opposto. Ci meritiamo di meglio”, sostiene Grewal.
Questa settimana i dirigenti e gli avvocati di Ripple hanno criticato la SEC in seguito al suo ricorso contro una sentenza del tribunale del 2023 nella causa in corso, secondo cui le vendite secondarie di XRP (XRP) non costituiscono titoli. 
“Poiché la SEC sta perseguendo un'agenda anti-crypto, ora sperpererà altri soldi dei contribuenti”, conclude il candidato repubblicano al Senato John Deaton in risposta al previsto appello della SEC.

Traduzione a cura di Walter Rizzo