Mário Centeno, governatore del Banco de Portugal, ritiene che supervisionare le criptovalute a livello nazionale sia di fatto impossibile: è necessario un quadro normativo globale.
Nel suo discorso di apertura alla "2023 Banco de Portugal Financial Stability Conference", Centeno ha sollecitato la cooperazione internazionale per creare un "quadro solido" ed evitare la possibilità di "arbitraggio normativo":
"Sarebbe miope credere che regolamentare e supervisionare questi rischi globali e queste entità internazionali a livello locale sia sufficiente."
Centeno sostiene che criptovalute e finanza decentralizzata rappresentano "innegabilmente" un rischio nel lungo periodo:
"Questi prodotti volatili hanno avuto un'enorme impennata di popolarità durante la pandemia di COVID-19, ma si sono rivelati insostenibili. Ovviamente, sono culminati nel collasso di diversi prodotti."
Centeno ha elogiato il primo quadro normativo completo dell'Unione Europea in materia di criptovalute, il Markets in Crypto-Assets (MiCA), ma ha insistito su un ulteriore consolidamento internazionale degli sforzi normativi secondo il principio "stesso rischio, stessa regolamentazione".
Un parere simile è stato espresso di recente anche dal Direttore esecutivo della strategia, della politica e del controllo dell'Autorità federale di vigilanza finanziaria tedesca. Rupert Schaefer ha riconosciuto i grandi progressi compiuti in ambito normativo in seguito all'adozione del MiCA nell'Unione Europea, ma ha sottolineato le incoerenze esistenti su scala globale.
Ad agosto, durante il vertice annuale del G20, anche il primo ministro indiano Narendra Modi ha richiesto una collaborazione globale per la formulazione di regole chiare sulle crypto.