Lou Kerner, collaboratore dell'azienda d'investimento in capitale di rischio CryptoOracle, ha comparato il recente crollo dei mercati delle criptovalute allo scoppio della bolla del dot-com.

Durante la trasmissione "Worldwide Exchange" su CNBC, Kern ha spiegato che le monete più importanti potrebbero essere paragonate alle grosse compagnie che sono sopravvissute allo scoppio della bolla del dot-com. Per valorizzare la propria tesi, ha utilizzato l'esempio di Amazon:

"Se si torna indietro alla bolla di internet, che molti di noi nel settore delle criptovalute studiano in cerca di indizi, Amazon, forse una delle più grandi aziende nella storia dell'umanità, aveva registrato un crollo del 95% in appena due anni".

Amazon è divenuta pubblica a maggio del 1997, con un valore di 18$ per azione. A dicembre dell'anno successivo, il prezzo delle azioni della compagnia era impennato a 300$, ma lo scoppio della bolla lo ha portato ad appena 6$. Nel corso degli anni Amazon è riuscita a diventare la seconda più importante azienda degli Stati Uniti, raggiungendo un valore di mercato di oltre mille miliardi di dollari.

Kerner ha poi affermato che l'attuale volatilità non è nulla se comparata ad alcune oscillazioni registrate in passato, ricordando che nel 2013 il valore della criptovaluta è diminuito del 70% da un giorno a l'altro. "Investire in criptovalute significa questo", ha aggiunto l'uomo, sottolineando che l'impatto delle innovazioni tecnologiche viene spesso sopravvalutato nel breve termine, ma sottostimato nel lungo.

L'imprenditore ha infine dichiarato che a suo parere il Bitcoin "è la più grande riserva di valore mai creata", aggiungendo che in futuro le criptovalute più importanti supereranno l'oro. Per quanto riguarda il motivo dei recenti ribassi, Kerner ha spiegato che "attualmente i mercati sono così deboli perché non esiste alcun reale valore intrinseco, soltanto la fiducia degli investitori".

Molti esperti del settore hanno recentemente condiviso una visione positiva sul futuro dei mercati. Bart Smith, a capo della divisione Asset Digitali dell'azienda statunitense Susquehanna, ha affermato di credere ancora nel Bitcoin (BTC), sottolineando che il settore delle criptovalute è "una partita a lungo termine", e che "ogni grande idea presenta volatilità".