Brett Heath, CEO di Metalla Royalty & Streaming, ha avvertito che le criptovalute saranno probabilmente la causa della prossima crisi finanziaria.

Metalla Royalty & Streaming è una società canadese fondata nel 1983, che oggigiorno vanta un patrimonio netto di circa mezzo miliardo di dollari. Metalla offre esposizione ai metalli preziosi attraverso royalty e streaming di oro e argento.

Discutendo con il portale d'informazione Kitco News, Heath ha affermato che a suo parere il settore delle criptovalute innescherà un altro crash finanziario, simile a quelli avvenuti nel 2000 e nel 2008:

"Se si guarda indietro agli ultimi decenni, se si osservano tutte le crisi finanziarie che si sono verificate... hanno tutte un paio di cose in comune. Una di queste è l'adozione di massa di un nuovo prodotto finanziario o di una nuova tecnologia, che tuttavia non è molto ben compresa. [...]

Prendiamo ad esempio in esame la crisi dei mutui del 2008. [...] Prima abbiamo avuto un'adozione di massa di titoli garantiti da ipoteca, obbligazioni garantite da debito. Quando poi il pubblico ha iniziato ad adottare in massa questo prodotto, è avvenuto il crash. E lì sono iniziati i problemi."

Il CEO ha definito le criptovalute "una licenza di stampare denaro per il settore privato", esprimendo dubbi sull'ammontare di liquidità che è stata immessa nel mercato crypto dall'inizio del 2020.

Heath ha fatto un confronto con l'M1 degli Stati Uniti, ovvero la quantità di moneta liquida in circolazione, evidenziando che da gennaio 2020 a oggi l'M1 è "cresciuto di quattro volte e mezzo". Secondo la Federal Reserve, l'M1 è passato da 4.018 miliardi a gennaio 2020 a 18.935 miliardi ad aprile 2021.

A tal proposito, Heath ha sottolineato:

"Si tratta di un incremento straordinario in una finestra temporale tanto breve. Ma se si guarda al market cap complessivo delle criptovalute, quello è aumentato di dieci volte."

Heath ha pertanto affermato di nutrire preoccupazioni per il rischio sistemico dall'investimento di massa in una classe di asset che, a suo parere, "non possiede alcun valore intrinseco". Il risultato finale sarà un sell off su larga scala, come avvenuto nei primi anni 2000:

"E quando verrà cancellata una simile quantità di capitale dai wallet digitali di tutto il mondo, ci saranno sicuramente ripercussioni finanziarie significative."

Il CEO di Metalla ha infine messo in dubbio la nozione secondo cui l'offerta massima di Bitcoin, limitata a 21 milioni di unità, garantisca alcun tipo di scarsità o valore. Ha inoltre evidenziato che esistono molte altre criptovalute con un prezzo significativamente inferiore, nonostante abbiano alla base una tecnologia di gran lunga migliore:

"Che dire delle altre 10.000 criptovalute e monete digitali che esistono oggi, molte delle quali hanno una tecnologia migliore, una privacy migliore, e usano molta meno energia?

Quando c'è così tanta scelta, dove sta il valore? Dove risiede il valore intrinseco?"