Durante il World Economic Forum di Davos, che si terrà dal 25 al 29 gennaio, vi saranno due diverse sessioni dedicate al mondo delle criptovalute: ulteriore dimostrazione che gli asset digitali hanno permeato la coscienza mainstream.

Tali sessioni, dal titolo "Resetting Digital Currencies", avranno luogo oggi e giovedì. La prima ospiterà cinque importanti speaker, fra i quali Andrew Bailey, governatore della Bank of England, e Hikmet Ersek, presidente e CEO di Western Union.

Il gruppo di giovedì comprenderà quattro speaker, fra cui Tharman Shanmugaratnam, ministro del governo di Singapore, e Zhu Min, presidente del National Institute of Financial Research con sede a Pechino.

Nel prospetto di entrambe le sessioni si legge:

"Il COVID-19 ha accelerato l'allontanamento dal contante. Nel frattempo stanno emergendo le Central Bank Digital Currency, che potrebbero trasformare il modo in cui le persone usano il denaro in tutto il mondo. [...]

Quali politiche, pratiche e partnership sono necessarie per sfruttare le opportunità offerte dall'ascesa delle valute digitali?"

Al vertice di Davos, della durata di cinque giorni, parteciperanno molte figure di spicco del mondo della finanza e dell'amministrazione. I due incontri sulle criptovalute rientrano nel tema "Fairer Economies"; fra gli altri temi citiamo "Tech for Good", "How to Save the Planet" e "Healthy Futures".

Il World Economic Forum sta dedicando più risorse alla comprensione della tecnologia blockchain e crypto. L'organizzazione di Ginevra ha persino creato un gruppo di lavoro sulle criptovalute, che lo scorso mese ha pubblicato uno studio sui vari casi d'uso, "oltre al prezzo e alla speculazione", degli asset digitali.

Secondo gli autori della ricerca, la tecnologia blockchain rappresenterà un fattore chiave della "finanza digitale sostenibile": registri distribuiti e contratti intelligenti potrebbero "sbloccare il valore nascosto dei sistemi digitali legacy".

Le Central Bank Digital Currency (CBDC) sono un'area di ricerca che il Forum ha approfondito negli ultimi 18 mesi. A gennaio 2020, l'organizzazione ha annunciato di aver realizzato un framework per aiutare le banche a "valutare, progettare e potenzialmente implementare le CBDC". Tale framework è stato sviluppato in collaborazione con oltre 40 banche centrali, istituzioni finanziarie e ricercatori accademici.