Il cofondatore dell'exchange della Repubblica Ceca NakamotoX lancerà una startup Blockchain che avrà l'obbiettivo di coltivare prodotti vegetali grazie al calore prodotto dal mining.

Il 10 marzo, in una discussione su Twitter , Kamil Brejcha ha dichiarato che il personale ha già creato degli alloggi ad-hoc per i server, che sarebbero in grado di raccogliere il calore in eccesso e di trasferirlo in alcune serre dove vengono coltivati pomodori.

Il progetto, che sarà presto associato ad una nuova attività chiamata "Agritechture", non era mai stato reso noto, ma ha già prodotto il suo primo raccolto: una serra di cinque acri piena di pomodori soprannominata "Cryptomatoes".

"Stiamo utilizzando il calore in eccesso per la serra di pomodori e sta funzionando", ha confermato Brejcha.

Quest'anno si è parlato molto dell'impatto ambientale del mining e dei possibili usi del calore in eccesso che genera, sia all'interno che all'esterno dell'industria delle criptovalute.

Con la coltivazione di nuovi prodotti, afferma Brejcha, si chiude il "ciclo energetico" del progetto, dato che utilizza l'energia derivante dai rifiuti biodegradabili per le sue attività di mining.

"Presto sarete in grado di acquistare i cryptomatoes nei normali negozi, ma al momento non posso rivelare ulteriori dettagli sul marchio", ha aggiunto.

 

Anche se non si tratta della prima implementazione di criptovalute nel campo dell'agricoltura (o addirittura in quello dei pomodori!), l'Agritechture sembra dimostrare che una buona parte dell'energia usata per il mining possa essere riciclata.

Brejcha ha dichiarato che il piano iniziale era quello di coltivare marijuana a scopo terapeutico, ma gli ostacoli legislativi lo hanno costretto a concentrarsi su colture più ortodosse.

"Purtroppo, a causa delle rigide normative locali, non siamo stati in grado di ottenere una licenza per la coltivazione di marijuana terapeutica, quindi abbiamo dovuto scegliere pomodori e altri ortaggi", ha ammesso.