In data odierna, se tutto andrà secondo i piani, verrà spedito un "crypto-satellite" nell'orbita terrestre bassa tramite il lancio di un razzo SpaceX dalla Florida, aprendo la strada alla crittografia correlata alla blockchain nello spazio.

Cryptosat, come suggerisce il nome, è la società che ha creato Crypto1, un modulo crypto-satellitare che salirà a bordo del razzo Falcon 9 per la missione Transporter 5 di SpaceX. La tecnologia satellitare blockchain è già stata sperimentata sulla Stazione Spaziale Internazionale.

"In pratica ci stiamo affidando all'Uber dei voli spaziali", dichiara a Cointelegraph Yonatan Winetraub, cofondatore di Cryptosat, "Tutti vanno in orbita e noi siamo tra i passeggeri".

"SpaceX lancia un mucchio di satelliti, ognuno dei quali fa qualcosa di diverso", aggiunge, "Non ha importanza per il nostro servizio, speriamo di utilizzare il nostro satellite per fornire servizi di crittografia ai nostri clienti sulla Terra, che non interferiranno affatto con gli altri satelliti".

Il satellite Crypto1 è un modulo delle dimensioni di una tazza di caffè, creato con parti di ricambio. Nello spazio, fornirà una piattaforma fisicamente irraggiungibile e a prova di manomissione da cui potranno essere eseguite applicazioni blockchain.

Il cofondatore Yan Michalevsky ha affermato che questo tipo di piattaforma è la prima "root-of-trust" fuori dal mondo, una fonte di cui ci si può sempre fidare all'interno di un sistema crittografico che "non dipende da altri satelliti di altre aziende", ma fornisce effettivamente l'hardware in orbita, aggiungendo:

"Ce n'è una gran necessità. Se analizziamo i protocolli, soprattutto nel Web3, ci sono interi sistemi finanziari e sistemi di smart contract, una sorta di accordi legali digitali che dipendono dall'affidabilità della crittografia sottostante".

Michalevsky ha dichiarato che una delle applicazioni più interessanti del modulo è la creazione di protocolli a zero-knowledge proof, che secondo lui vengono utilizzati sempre più spesso per, ad esempio, le votazioni all'interno di un'organizzazione autonoma decentralizzata (DAO), allo scopo di prendere decisioni senza esporre i voti dei singoli.

Altre applicazioni del modulo includono il possibile dispiegamento di un'intera blockchain: detenere il libro mastro fuori dalla portata degli aggressori potrebbe significare che il mining di criptovalute possa presto diventare una reliquia del passato, in quanto teoricamente non avrebbe più necessità di decentralizzazione attraverso molteplici validatori.

Secondo l'esperto, è necessario un modulo di fiducia nello spazio, dato che gli aggressori hanno l'incentivo e la capacità di accedere ai moduli terrestri. Dopo tutto, la tecnologia per manomettere un satellite non è propriamente a disposizione.

"Un'altra caratteristica unica è che la comunicazione avviene via radiofrequenza e non è possibile nascondersi ed attaccare", ha aggiunto Winetraub, "chiunque abbia un'antenna saprà se si sta facendo qualcosa di strano".

"Negli ultimi anni abbiamo assistito a un grande boom della tecnologia blockchain e possiamo fornire questi servizi nello spazio. Quello che speriamo è di poter servire l'industria della blockchain e fornire questi moduli su cui tutti possono contare con un livello di sicurezza senza precedenti".

Comunicazioni lente

La comunicazione satellitare con la Terra è un punto dolente per qualsiasi organizzazione con un asset in orbita, poiché il caricamento dei dati dal nostro pianeta risulta lento. Winetraub ha affermato che "la comunicazione via Internet non sia una cosa banale da eseguire nello spazio".

"Lavorare con una risorsa spaziale non è come lavorare qui sulla Terra", ha aggiunto, "sulla Terra, se qualcosa va storto, basta aprire un terminale e fare il debug. Quando succede nello spazio, ciò non sempre è fattibile".

"Fa il giro della Terra, iniziamo il debug, capiamo il problema, poi dobbiamo aspettare un'ora e mezza prima che torni a girare".

Ha dichiarato che colmare il divario tra ciò a cui le persone sono abituate in termini di comunicazione veloce su Internet e i vincoli dello spazio è uno sforzo continuo, iniziato con una serie di esperimenti condotti dall'azienda sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) all'inizio di quest'anno.

A marzo, un satellite Cryptosat ha partecipato a diversi esperimenti sulla ISS, e uno di questi ha generato firme crittografiche con le chiavi conservate nello spazio. I tweet che menzionavano un account Twitter di Cryptosat generavano il certificato con una firma digitale sul tweet in risposta alla menzione.

Gli daresti un secondo? Sta andando nello spazio! @yowinetraub. Potete verificare il vostro certificato su...

Discutendo circa gli esperimenti, Michalevsky ha affermato che "ci hanno permesso di stabilire interessanti casi d'uso nello spazio", aggiungendo:

"In sostanza, con questo esperimento abbiamo fatto pratica di operazioni da parte nostra, in termini di comunicazione con lo spazio, di collaborazione con le agenzie spaziali, di esecuzione di codice sia sulla Terra che nello spazio e di collaborazione tra loro".

Per quanto riguarda il futuro di Cryptosat dopo il lancio, Michalevsky ha riferito che non sia ancora giunto il momento di prendersi una pausa:

"Stiamo già pianificando il prossimo satellite, che speriamo di realizzare entro la fine di quest'anno. C'è molto da fare, come continuare ad aggiornare la piattaforma software".

"In queste fasi iniziali puntiamo ad avere diversi moduli in orbita", ha aggiunto, "ma alla fine ne prevediamo potenzialmente una ventina per fornire una disponibilità continua mentre sono in orbita intorno alla Terra".

Tra i piani dell'azienda è inoltre prevista l'espansione a terra per comunicare con i moduli in orbita. A tal proposito, Michalevsky ha dichiarato che l'obiettivo sia quello di avere una stazione a terra che comunichi con almeno un satellite in ogni momento.

Anche il prodotto rivolto ai consumatori è un'area su cui Michalevsky vuole lavorare: a parer suo, l'industria spaziale non dispone di interfacce semplici per gli utenti delle applicazioni Web3:

"Vogliamo sviluppare delle API davvero eccezionali per fornire ulteriori possibilità, come la firma di NFT nello spazio, e potenzialità non rivolte solamente ad applicazioni aziendali e back end, ma anche molto utili per i consumatori, consentendo loro di sviluppare infrastrutture finanziarie on-top di questa costellazione di satelliti affidabili".

Infine ha concluso: "Esploreremo a fondo lo spazio della blockchain, creando infrastrutture interoperabili con i diversi protocolli decentralizzati".